Forma autorizzata del nome
Provveditori all'Adige e Aggiunto al magistrato sopra beni inculti deputato al retratto delle Valli Veronesi
Ufficio centrale di stato di Antico regime
Il ricorrente pericolo di rotte e alluvioni rappresentato dal bacino idraulico dell'Adige con i suoi affluenti e diversivi suggerì fin dal sec. XVI la creazione di appositi magistrati provvisionali, con vario titolo, in momenti di emergenza; così nel 1518 (20 apr., senato) tre per la regolazione dell'Adige, per attuare il piano stabilito fin dal 1504, 15 apr., dal collegio alle acque, e nel 1628 (3 apr., senato) tre revisori e provveditori " per andar a riveder gli arzeri e rive " del fiume. I provveditori all'Adige, alla regolazione dell'Adige, istituiti nel 1677 (7 sett., senato; 12 sett., maggior consiglio) ebbero ripetutamente prorogato il loro mandato e furono affiancati da un collegio (25 mag. 1678, senato), di cui erano presidenti, e integrati da aggiunti (5 sett. 1680, senato). Dopo breve interruzione, furono rinnovati nel 1686 (12 dic., senato; 5 genn. 1687) maggior consiglio) " per la navigazione dell'Adige ", e vennero affiancati dal collegio da essi presieduto, per rettificare, dove occorresse, il corso del fiume (25 ott. 1685, senato), e dagli aggiunti (12 sett. 1687, senato). II magistrato divenne definitivo nel 1691 (6 genn., senato); nel 1693 (30 giu., senato) ne furono definite le competenze rispetto a quelle del magistrato alle acque. Dette competenze erano di carattere tecnico, amministrativo e finanziario rispetto a tutto il corso e bacino del fiume in territorio veneto, per impedire le rotte, rimediare ai danni arrecati, garantire la navigabilità, co[...]
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