Forma autorizzata del nome
Comune di Morro d'Alba, Morro d'Alba (Ancona), sec. XIII fine -
ente pubblico territoriale
E' del 1284 la prima testimonianza di Morro come "universitas" comunque sottoposta a Jesi cui, in un caso giudiziario, chiede la tutela giuridica.
Indicato come castello di Jesi nella "Descriptio Marchiae Anconitanae" dei primi decenni del XIV secolo, sotto questa città rimase, salvo brevi periodi, sino al Regno napoleonico.
Mancano notizie certe sulle strutture di governo del castello anteriormente al sec. XV ma, sulla base delle poche notizie frammentarie e per analogia a quanto era avvenuto altrove, si può affermare con sicurezza che gli organi principali, il capitano e il consiglio o Parlamento, dovevano essere già presenti alla fine del XIII secolo. La massima carica del castello, espressione del potere della città dominante, era il capitano designato ogni sei mesi. Aveva competenza in materia giudiziaria e di ordine pubblico, oltre che di controllo politico sugli organi amministrativi locali, che venivano convocati ed agivano col suo assenso. La comunità era rappresentata dal sindaco del castello, eletto dal consiglio, con durata annuale. All'interno del castello l'organo decisionale per eccellenza ed il custode dei poteri di autonomia della comunità era costituito dal Consiglio generale che veniva convocato dal capitano e dai massari. Questi ultimi, detti anche "I Quattro", creati ad imitazione dei priori cittadini e responsabili del potere esecutivo, erano scelti fra i consiglieri ed estratti a sorte ogni due mesi. Fra gli uffici minori quello dei collettori, c...
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