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Reale udienza di Sardegna - Ente

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

Reale udienza di Sardegna  Linked Open Data: san.cat.sogP.18257

 

Data di esistenza

[sec. XIV-1717]

 

Sede

Cagliari

 

Tipo ente

Ufficio di stato preunitario

 

Descrizione

Fu istituita il 18 marzo 1564 da Filippo II, su richiesta degli stamenti, per migliorare l'amministrazione della giustizia nell'isola ed evitare ai sardi il disagio di portare le cause in appello davanti al consiglio supremo di Spagna. Creata in un unica sala, le furono attribuite competenze giudiziarie, civili e penali, e consultive negli affari di governo. Dal 1568 ebbe il compito di sostituire il viceré nelle assenze o nelle vacanze della carica, assieme con il reggente la real cancelleria e, più tardi, di interinare le leggi e i provvedimenti aventi valore di legge, e di rilasciare l'exequatur per gli atti ecclesiastici. Nel 1651 fu creata una seconda sala, che assunse le funzioni giudiziarie penali, e nel 1795 fu istituita la terza, detta consiglio di stato, alla quale venivano presentati i ricorsi contro le decisioni delle prime due. La reale udienza funzionò senza soluzione di continuità dal dominio spagnolo al piemontese, con l'eccezione del breve periodo austriaco (1708-1717), e fu praticamente soppressa nel 1847 quando - in vista della fusione della Sardegna con il Piemonte e nel conseguente quadro di unificazione amministrativa - ne furono abolite le funzioni politiche e ridotte le giudiziarie a quelle di corte d'appello. In tale occasione, la sua denominazione fu mutata in senato di Sardegna, poi nel 1848 in magistrato d'appello ed infine nel 1854 in corte d'appello. L'archivio fu versato dalla corte d'appello della Sardegna all'Archivio di Stato negli anni 1[...]

 

Sistema aderente

GGASI. Guida Generale degli Archivi di Stato

 

URL Scheda provenienza