Forma autorizzata del nome
Avvocatura fiscale
Ufficio periferico di stato della Restaurazione
Nell’antico regime, presso il massimo organo giudiziario, il Senato, esisteva l’Avvocato fiscale generale, che nelle cause criminali sosteneva le parti del fisco, ossia dello Stato. In modo simile, l’Avvocato fiscale provinciale operava presso la Prefettura. Con le patenti 2 settembre 1560 furono nominati gli Avvocati fiscali presso le Prefetture del Piemonte (Duboin, t. III, parte III, pp. 1444-45); gli avvocati fiscali svolgevano un ruolo essenziale anche presso i magistrati di primo grado, i Giudici e i Podestà; assistevano alle udienze, davano le conclusioni preparatorie e definitive nelle cause criminali e assistevano alle periodiche visite sull’attività delle giudicature; l’Avvocato fiscale e il suo sostituto, che dovevano essere laureati, venivano preventivamente esaminati dal Senato. Questi caratteri vennero confermati nelle codificazioni successive, cioè nelle Costituzioni del 1723 (ibid., pp. 1449-51), nelle quali egli viene denominato Sostituto dell’avvocato fiscale generale, in quelle del 1729 (ibid., pp. 1451-53), nelle quali si chiama Avvocato fiscale provinciale, e in quelle del 1770 (ibid., pp. 1453-54). Così l’Avvocato fiscale provinciale operò presso gli organi equivalenti o successivi, i Consigli di giustizia e infine i Tribunali di prefettura (Raccolta regno Sardegna, editto 27.9.1822, n. 1392).Di nomina regia, l’Avvocato fiscale dipendeva dall’ avvocato fiscale generale, da cui riceveva direttive; dava l’assenso alle comunità a stare in giudizio. Ave[...]
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