Forma autorizzata del nome
Prefettura del dipartimento del Rubicone
Ufficio periferico di stato del Periodo napoleonico
I francesi occuparono la provincia pontificia di Romagna nel giugno-luglio 1796 per poi ritirarsi dietro il fiume Senio. Ritornarono definitivamente nel febbraio del 1797 e, a seguito della pace di Tolentino (19 febbraio), la Romagna venne ceduta dal papa ed unita alla repubblica cispadana, passando poi a far parte delle repubbliche cisalpina e italiana e del regno d'Italia, col breve intervallo austriaco del 1799-1800 e 1800-1801. Nel febbraio del 1797 venne istituita in Ravenna, in luogo e nella sede del cardinal legato pontificio, l'Amministrazione centrale dell'Emilia quale organismo di governo della provincia. La stessa però, ben presto, e cioè il 18 aprile 1797, fu trasferita in Forlì. L'organizzazione amministrativa secondo il sistema dipartimentale francese vide dapprima la creazione, con decreto 27 lu. 1797, dei due dipartimenti del Lamone e del Rubicone, destinati ad avere vita breve. Il Lamone, con capoluogo Faenza, comprendeva il Forlivese, il Ravennate, il Faentino e l'Imolese. Il Rubicone, con capoluogo Rimini, comprendeva il Cesenate, il Riminese, il Montefeltro e Pesaro. Il 5 settembre 1798, a seguito di una nuova divisione territoriale della repubblica, fu decretato per la Romagna un unico dipartimento, il Rubicone, con capoluogo Forlì. Esso comprendeva il Forlivese, il Ravennate, il Faentino, il Riminese, il Cesenate, Pesaro e il Montefeltro. Nel 1801 Pesaro e il Montefeltro furono restituiti al papa. Il Montefeltro però, nel 1810, con la scomparsa dell[...]
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