Forma autorizzata del nome
Seminario, sec. XVI -
Il seminario è un'istituzione destinata alla formazione culturale e spirituale di coloro che aspirano ad entrare nello stato ecclesiastico. Fin dai primi secoli della Chiesa si ha notizia di vescovi (Eusebio di Vercelli, Agostino) che radunavano intorno a sé giovani intenzionati a formarsi al ministero sacerdotale; per tutto l'alto medioevo la Chiesa conservò sostanzialmente il monopolio educativo costituendo scuole presso i monasteri e le cattedrali (queste ultime furono sostenute ancora dalle deliberazioni del III e IV Concilio Lateranense, 1179 e 1215); successivamente vi furono studentati per favorire la frequenza presso le università. Tutto ciò costituisce però solo la "preistoria" di un'istituzione che il Concilio di Trento promosse il 15 luglio 1563 (sessione XXIII, canone 18), quando chiese che presso tutte le chiese cattedrali venisse fondato un perpetuum seminarium in cui il vescovo potesse «mantenere, educare religiosamente ed istruire nella disciplina ecclesiastica» un certo numero di giovani. La scelta del termine era significativa: si puntava a costituire un vivaio riparato e custodito dal "mondo", nel quale avrebbe potuto nascere una nuova generazione di chierici degni. I singoli vescovi avrebbero dovuto provvedere alla sua fondazione e al suo mantenimento tassando tutti gli altri enti ecclesiastici della diocesi. L'esempio dell'arcivescovo di Milano cardinale Carlo Borromeo, autore di un regolamento poi ampiamente diffuso, caratterizzò questa prima fase...
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