Forma autorizzata del nome
Ospedale psichiatrico Santa Maria Maddalena di Aversa, Aversa (Caserta), 1813 - 1980
Reale Manicomio di Aversa
Reale Ospedale psichiatrico
Reale Morotrofio di Aversa
Ospedale psichiatrico Santa Maria Maddalena di Aversa
Manicomio civile di Aversa
Reali Case dei Matti di Aversa
Durante il periodo napoleonico nel Regno di Napoli, particolare importanza riveste la fondazione della Reale Casa de' Matti in Aversa.
In precedenza i folli erano ricoverati in una sezione speciale dell'ospedale degli Incurabili di Napoli, antica istituzione risalente al XVI secolo, che come altre grandi istituzioni ospedaliere napoletane (Ave Gratia Plena, Pellegrini) ed innumerevoli istituzioni di beneficenza (confraternite, monti, ospizi, orfanotrofi, ricoveri, ecc.) aveva offerto nei secoli assistenza alla grande massa dei regnicoli poveri che convergeva verso la capitale, nella speranza di rimediare di che vivere.
Il manicomio di Aversa venne creato nell'antico convento della Maddalena dei Frati minori osservanti, che aveva già in origine ospitato l'Hospitium leprosorum S. Mariae Magdalenae, per la cura dei lebbrosi. Ma ben presto il convento si rivelò insufficiente, ed iniziò per alcune sezioni del manicomio una serie di traslochi, sempre alla ricerca di spazi più ampi, atti a ricevere il numero sempre crescente di degenti.
Napoli e poi Aversa furono quindi per molto tempo le uniche sedi di "ricovero per i malati di mente" di tutta l'Italia meridionale.
La costante nell'attività del morotrofio aversano può essere sintetizzata in: "disciplina, cura e occupazione", che si sostituì quindi a repressione e segregazione; si iniziò a considerare causa della pazzia una patologia del cervello, da poter curare.
Agli inizi del XIX secolo iniziò un periodo di decadenza, dovuto...
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