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Opera pia nazionale di assistenza per orfani dei sanitari italiani di Perugia, Perugia, 1925 - 1995 - Ente

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

Opera pia nazionale di assistenza per orfani dei sanitari italiani di Perugia, Perugia, 1925 - 1995  Linked Open Data: san.cat.sogP.11556

Opera nazionale per l'assistenza agli orfani dei sanitari italiani di Perugia - ONAOSI, Perugia, 1925 - 1995

Fondazione Opera nazionale per l'assistenza agli orfani dei sanitari italiani - ONAOSI di Perugia, Perugia, 1995 -

Collegio-convitto per i figli orfani dei sanitari italiani in Perugia, Perugia, 1899 - 1925

 

Altre denominazioni

Opera nazionale per l'assistenza agli orfani dei sanitari italiani - ONAOSI di Perugia

      Fondazione Opera nazionale per l'assistenza agli orfani dei sanitari italiani - ONAOSI di Perugia

      Opera pia nazionale di assistenza per orfani dei sanitari italiani di Perugia

      Collegio-convitto per i figli orfani dei sanitari italiani in Perugia

 

Data di esistenza

1899 -

 

Sede

Perugia

 

Natura giuridica

privato
pubblico

Tipo ente

ente di assistenza e beneficenza

 

Descrizione

L'iniziale idea di un asilo per assistere gli orfani dei sanitari italiani si deve al dottor Luigi Casati che, nel primo congresso nazionale dei medici condotti tenutosi a Padova nel 1874, avanzò la proposta da cui poi ebbe inizio la storia dell'ONAOSI. Due anni dopo, nel 1876, nel terzo congresso di Torino, Casati rilanciò la proposta che si sarebbe di lì a poco tradotta in fatti concreti. Alcuni medici, tra cui il dottor Lorenzo Bruno e il dottor Carlo Ruata, favorevoli all'iniziativa, provvidero allora a raccogliere denaro dai colleghi, mettendo insieme una somma che, se non consentì la creazione di una struttura assistenziale, permise comunque l'istituzione di borse di studio. A Torino si formò, così, un comitato che cominciò, nel 1878, a distribuire ad orfani di medici sussidi, consistenti appunto in sei borse di studio. A Perugia, intanto, sempre per iniziativa di Ruata e Bruno, si costituì un'associazione nazionale di medici che prevedeva una quota di iscrizione destinata a finanziare un collegio-convitto per gli orfani dei medici. Il ricavato della sottoscrizione non fu, però, sufficiente a creare un collegio; venne così affidato ad una commissione che, nel 1892, tra le tante richieste di assistenza, scelse cinque orfani tra i più bisognosi, in rappresentanza di diverse zone d'Italia, ospitandoli presso l'Istituto Sant'Anna di Perugia, in base ad una convenzione. Nel 1899 il comitato torinese si fuse con la commissione perugina: il nuovo organismo ebbe come presi...

 

Sistema aderente

SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.

 

URL Scheda provenienza