Forma autorizzata del nome
Comune di Piedicavallo, Piedicavallo (Biella), sec. XIV -
Comune di Piè di Cavallo
Comune di Piedicavallo
ente pubblico territoriale
Le origini pastorali della comunità e le difficoltà di raggiungere l'abitato (posto all'estremità della Valle del Cervo) attraverso un'impervia mulattiera hanno per secoli isolato gli abitanti. Ancora nel 1664 in una visita pastorale il villaggio era definito "in extremitate Montium Italiae et confinibus Helvetiorum".
I primi documenti a citare Piedicavallo risalgono al 1343, ma una vera comunità di residenti la si può riconoscere solo dalla fine del XIV sec.
La storia di Piedicavallo, come altri Comuni della zona, è legata alle vicende di Andorno Micca. Divenne Comune autonomo nel 1722 e fu infeudato nel 1724 a Liborio Garagno, avvocato di Chieri, con il titolo di conte. Egli lo cedette l'anno seguente al senatore Paolo Francesco Vacca.
Nel 1845 fu coinvolto in una grave incendio partito dalla casa parrocchiale, che distrusse buona parte del paese.
Nel XIX sec. un forte contrasto con il parroco di Piedicavallo don Perino portò allo scisma di un centinaio di abitanti che si convertì alla religione valdese e costruì un proprio tempio.
Oggi l'economia del Comune è legata al turismo vacanziero.
A seguito della costituzione della nuova provincia di Biella (D.lgs. 06 marzo 1992, n. 248), il Comune di Piedicavallo passò dalla provincia di Vercelli a quella di Biella.
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