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Theodoli, marchesi di San Vito e Pisoniano, conti di Ciciliano, Roma, sec. XI - sec. XX - Famiglia

 

Tipologia

Famiglia

 

Forma autorizzata del nome

Theodoli, marchesi di San Vito e Pisoniano, conti di Ciciliano, Roma, sec. XI - sec. XX  Linked Open Data: san.cat.sogP.10811

 

Altre denominazioni

Theodoli

 

Data di esistenza

sec. XI - sec. XX

 

Descrizione

Famiglia originaria di Forlì a cui appartennero: Federico, che fu alla prima crociata nel 1095; Alberto, cardinale nel 1127, Gregorio cardinale nel 1213. La famiglia si stabilì a Roma nel sec. XVI con Girolamo Theodolo che acquistò nel 1570 le signorie di S. Vito, Ciciliano e Pisciano nel Lazio. Mario Theodoli fu creato da Urbano VIII prete cardinale di S. Alessio nel 1643 e poi vescovo di Imola. Giovanni nel 1523, Carlo nel 1670 e Girolamo nel 1700 furono Conservatori di Roma. I Theodoli vennero inseriti fra i patrizi coscritti con la bolla di Benedetto XIV del 1746 ma si estinsero in Girolamo nel 1766. A Girolamo, per sua disposizione testamentaria, succedette Giacomo Theodoli patrizio forlivese che si stabilì a Roma e fu poi surrogato dal nonno essendo morto senza prole. Augusto Theodoli fu nominato cardinale da Pio IX La famiglia Theodoli vestì l'abito di Malta dal 1569 e oltre al patriziato romane e a quello di Forlì ebbe i titoli di conti di Ciciliano (1570), marchesi di S. Vito e Pisoniano (1591) e di marchese (1700).

 

Sistema aderente

SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.

 

URL Scheda provenienza