Forma autorizzata del nome
Monte frumentario di Castel Sant'Elia, Castel Sant'Elia (Viterbo), 1612 ante - 1786 post
Canova
Monte frumentario di Castel Sant'Elia
Monte dell'abbondanza
Castel Sant'Elia (Viterbo)
ente di assistenza e beneficenza
I Capitoli della Canova di Castel Sant'Elia si uniformavano a quelli introdotti in Caprarola e nelle altre località dello Stato farnesiano e prevedevano l'elezione di un depositario da parte del Consiglio. Egli avrebbe amministrato i 200 scudi presi a censo per il grano nel 1612. Sempre al Consiglio spettava la scelta di due "provisori" o grascieri che dovevano acquistare il grano fuori dello Stato di Ronciglione ed entro settembre lo avrebbero portato in paese. La Comunità doveva approntare il granaio che sarebbe stato custodito dall'abbondanziere scelto dal Consiglio. Il grano veniva rivenduto tra gennaio e maggio a coloro che non disponevano di grano proprio (per un massimo di ½ rubbio mensile per famiglia) ma poteva anche essere prestato "a rinnovare". Il rendimento dei conti doveva avvenire alla fine di maggio ed il grano residuo sarebbe stato utilizzato dai fornai per la panificazione
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