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Beneficio a Platea, Trento, 1749 - - Ente

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

Beneficio a Platea, Trento, 1749 - [1919]  Linked Open Data: san.cat.sogP.100906

 

Altre denominazioni

Beneficio a Platea

 

Tipo ente

ente della chiesa cattolica

 

Descrizione

Il beneficio a Platea venne fondato nel 1749 da don Cristoforo a Platea nella Cattedrale di Trento all'altare del Santissimo Crocifisso. Il beneficio era gravato dall'onere della celebrazione di quattro messe settimanali da parte di un sacerdote nominato dal vescovo di Trento. La rendita del beneficio derivava da una locazione di un fondo situato a Bivedo nelle Giudicarie che fruttava quaranta troni annui (1) e da alcuni fondi situati nei territori di Cogolo e Celledizzo. Nel novembre del 1769 i fondi vennero venduti; si mantenne il livello di Bivedo e la rendita derivante da un capitale ipotecario di 160 ragnesi costituito a Comasine. Nel 1805, per ordine della Cancelleria aulica, fu stabilito che una parte delle rendite del beneficio fosse destinata ai curati di Mis e Sagron, nel Primiero, ai quali fu assegnato l'onere della celebrazione di trenta messe annue (2). Qualche anno dopo, l'Ordinariato vescovile di Trento, con decreto dell' 11 settembre 1833, decise che un'altra parte del patrimonio venisse assegnata alla cappellania di Vela e alla curazia di Valsorda, con l'obbligo della celebrazione delle messe (3). Al 31 gennaio 1860 il patrimonio della fondazione risultava costituito solo da alcune obbligazioni (4). Il decreto vescovile del 18 febbraio 1895 stabilì che, in seguito ad un aumento del carico fiscale, le rendite del beneficio non fossero più sufficienti al pagamento delle imposte, e venne ordinato all'amministratore della fondazione, don Vigilio Cadonna, di ridimensionare le quote assegnate ai curatori d'anime. Questi, che oltre a godere degli introiti del beneficio avevano anche un adeguato assegno di congrua, continuarono a mantenere intatto il numero delle messe a loro carico (5). In seguito al decreto le rendite risultavano assegnate parte alla Cattedrale di Trento, parte al curato di Valsorda, parte al curato di Mis e Sagron e parte al cappellano di Vela. L'attività dell'ente si è conclusa nel 1919, quando le rendite obbligazionarie furono consegnate a don Emanuele Melchiori in qualità di amministratore del Seminario diocesano(6).

 

Sistema aderente

Sistema informativo degli archivi storici del Trentino-AST

 

URL Scheda provenienza