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Archivio nazionale cinematografico della Resistenza

Denominazione:

Archivio nazionale cinematografico della Resistenza  Linked Open Data: san.cat.sogC.18097

 

Tipo Soggetto Conservatore:

- accademia/ente di cultura

 

Descrizione:

L'Archivio nazionale cinematografico della Resistenza è stato creato atorino nel 1966 per iniziativa di Ferruccio Parri e del sindaco di Torino Giuseppe Grosso, presieduto inizialmente da Franco Antonicelli e in seguito da Paolo Gobetti, fino alla sua morte. I suoi compiti istituzionali consistono nel raccogliere, conservare, ordinare documenti cinematografici sulla storia della Resistenza, dell'antifascismo e della deportazione in Italia e in Europa e più generalmente nello studio del mezzo cinematografico come fonte documentaria e come strumento di comunicazione e divulgazione della storia contemporanea, obiettivo questo perseguito attravreso un insieme di attività: ricerca, produzione di filmati, pubblicazioni, interventi didattici e organizzazione di manifestazioni e seminari sugli stessi temi. L'Archivio condivide con le principali cineteche italiane e straniere tutto il complesso e difficile problema della gestione dei documenti audiovisivi, che significa in primo luogo l'impiego di tecnologie complesse e ad alta specializzazione, sia dal punto di vista della fruizione, sia per la conservazione, di spazi ampi e adeguatamente condizionati, di continui e veloci mutamenti nelle tecnologie e quindi nelle competenze del personale e nelle attrezzature e macchinari che si devono possedere, problemi che, dati gli elevati costi di impianto e gestione, hanno fatto sì che in genere la consultabilità delle cineteche sia molto scarsa laddove non esistono fonti di finanziamento imponenti. Questo spiega la ragione per cui il patrimonio archivistico dell'Archivio, che non ha potuto disporre di tali risorse ed è sopravvissuto sempre con fonti di finanziamento molto limitate, lavorando più sull'onda di passioni, entusiasmi e partecipazione volontaria che di disponibilità economiche e budget accertati, in partiocolare la sezione audiovisiva (film e video), non possa essere ammesso per ora alla consultazione del pubblico in quanto ciò sarebbe incompatibile con le esigenze conservative. Il patrimonio archivistico posseduto dall'Ancr è di grande interesse e originale nel quadro cinetecario europeo e mondiale, per la presenza di documenti unici e giustifica la necessità di muoversi preliminarmente con compiti conservativi. Questo patrimonio è suddiviso nelle seguenti sezioni: fototeca (oltre 31.000 documenti fotografici relativi alla guerra di Spagna, alla Resistenza, al cinema italiano, tedesco, americano); cineteca (1.900 unità filmiche principalmente costituite da cinegiornali, documentari, documenti cinematografici e film a soggetto); videoteca (11.000 film e programmi tv, interviste originali, film e programmi prodotti in proprio); nastroteca sonora (cassette e bobine, per oltre 1.500 pezzi, con registrazioni di interviste, conversazioni, convegni, ecc.). Alla sezione audiovisiva è affiancata anche una sezione cartacea che comprende la Biblioteca (specializzata in cinema e storia) con circa 9.000 monografie, una cospicua sezione di periodici con circa 1.200 testate, circa 1.000 manifesti e 4.000 fotosoggetti, un archivio cartaceo di 90 faldoni, una poderosa collezione di ritagli stampa e di press book. L'attività di ricerca è stata svolta principalmente con il mezzo filmico e video, essendo stati teorizzati sin dall'inizio degli anni Settanta, e principalmente da Paolo Gobetti, il ruolo e l'importanza dell'intervista e della testimonianza registrata con immagini e suoni, cosa che solo oggi trova un riconoscimento a tutto campo, grazie anche al nome di Steven Spielberg, per il lavoro svolto dalla Shoa Foundation con la raccolta di 50.000 interviste. In questo ambito l'Archivio ha condotto campagne di ricerca a partire dal 1969, con la pellicola e con il video, raccogliendo testimonianze originale (più di 3.000 ore), sui seguenti temi: amici di Piero Gobetti, guerra di Spagna, Resistenza, seconda guerra mondiale, movimento operaio. Nel corso degli anni l'Archivio ha organizzato molte importanti rassegne cinematografiche su temi di cinema e storia, di cui ricordiamo in particolare "Spagna '36-'76" per la Biennale di Venezia (settore cinema e spettacolo televisivo), "Piemonte partigiano", "Il sole sorge ancora" e "L'Europa ritrovata" realizzate in occasione del 50° anniversario della Resistenza dal 1993 al 1995. L'Ancr pubblica un annale "Il Nuovo spettatore", di cui sono usciti 17 numeri nella vecchia serie e si è giunti al quarto numero in quella riavviata a partire dal 1997. Le rassegne sono sempre state accompagnate dalla pubblicazione di cataloghi e quaderni di cui si è giunti attualmente al 23° titolo con Millenovecento53. Dal 1975 l'Archivio ha prodotto diversi film documentari in pellicola (tra i principali "Lotta partigiana" e "Le prime bande"), e oltre 50 programmi video su temi di storia contemporanea. Dal 1996 ha avviato con il Consiglio regionale del Piemonte la collana Documenti della nostra storia, di programmi video accompagnati da volumetti didattici o prodotti multimediali di cui sono usciti cinque titoli. Attuale presidente è Giuseppe Fulcheri, direttore Paola Olivetti. Attualmente l'Archivio è dislocato in due sedi, via Fabro 6 per la segreteria e il laboratorio video, via Fabro 2 per la biblioteca, più un altro locale per il magazzino delle pellicole. Questa situazione è ovviamente molto difficile e penalizzante anche in funzione di un servizio al pubblico. L'Ancr in attesa di trasferirsi in una nuova sede, assegnata dal Comune di Torino, nel palazzo dei Quartieri, in fase di ristrutturazione, che potrà permettere di svolgere un più adeguato servizio per il pubblico.

 

Sede:

Via del Carmine, 13 - 10122, Torino (Torino)

 

Servizio consultazione al pubblico:

Si
 

Orari di apertura:

 

Servizi al pubblico:

Condizioni di accesso e fruizione Cinevideoteca: su appuntamento;

 

Risorse esterne correlate: