Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi
Tipo Soggetto Conservatore:
- organo e/o ufficio statale centrale di periodo postunitario
La storia della Discoteca di Stato comincia nel 1928, quando viene istituita con il compito di «raccogliere e conservare per le future generazioni la viva voce dei cittadini italiani che in tutti i campi abbiano illustrata la patria e se ne siano resi benemeriti».
Il primo fondo italiano di documentazione sonora, nucleo storico della Discoteca di Stato, risale già al 1924 e raccoglie le testimonianze orali dei protagonisti della Grande Guerra.
Negli anni seguenti l'Istituto vede ampliato il proprio ruolo, trasformandosi da struttura celebrativa a Istituzione culturale e ricevendo una sede autonoma.
Con la legge del 1939 viene infine definitivamente riconosciuta la funzione di archivio sonoro nazionale con il compito di documentare oltre alla produzione discografica, anche "tutto quanto attraverso l'espressione acustica interessi la cultura scientifica, artistica e letteraria della nazione".
Nel dopoguerra, con il successivo e definitivo trasferimento a Palazzo Antici Mattei, ha inizio la storia attuale della Discoteca di Stato. Viene istituito l'Archivio etnico linguistico-musicale, primo passo per la concreta attuazione di uno dei compiti fondamentali dell'Istituto: la documentazione sonora sistematica del patrimonio di cultura orale ed etnomusicale.
Nel 1975 con l'istituzione del Ministero per i Beni culturali e ambientali, l'Istituto trova finalmente la sua naturale collocazione nel complesso delle istituzioni deputate alla tutela e valorizzazione della cultura italiana. La Discoteca di Stato assume il compito di provvedere all'acquisizione, documentazione, conservazione e divulgazione di tutto il patrimonio sonoro nazionale e delle fonti orali della storia italiana, nonché dei documenti sonori di produzione internazionale di particolare interesse e rilevanza.
Con la legge 237 del 1999 è stata avviata la costituzione, nell'ambito della Discoteca di Stato, del Museo dell'Audiovisivo. Questa innovativa istituzione a carattere nazionale avrà il compito di raccogliere e rendere fruibile al pubblico il materiale realizzato e prodotto su supporti video, multimediali e su ogni altra nuova tecnologia che si renderà disponibile. Sarà così assicurata la raccolta sistematica e la valorizzazione di questi beni sempre più significativi come testimonianza della cultura e della società, italiana e internazionale. A seguito dell'entrata in vigore del DPR 233/2007, la Discoteca di Stato-Museo dell'audiovisivo ha assunto la denominazione di Istituto Centrale per i beni sonori ed audiovisivi.
Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani, 32 - 00186, Roma (Roma)
Servizio consultazione al pubblico:
Si
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