Le vicissitudini storiche dell'archivio parrocchiale si desumono dagli inventari conservati. Un elenco delle carte venne redatto in occasione dell'insediamento del parroco don Giuseppe Rossi di Barge, nel 1755. L'anno seguente venne rifatto l'inventario, nel quale si descrissero le scritture e i libri parrochiali, ovvero settanta tra documenti e pratiche, inclusivi dei disegni. Vi erano in particolare rotoli monitoriali, atti di lite, testamenti, censi, crediti, quietanze, legati, carte e libri relativi alle compagnie del Rosario, del Santissimo Sacramento e dell'ospedale, doti, atti relativi ai rapporti con la parrocchia della Reggia di Venaria Reale, indulgenze, permute e transazioni di beni fondiari, documenti relativi alla cascina, proprietà della parrocchiale, quattro libri dei battesimi, tre libri delle sepolture, tre libri dei matrimoni, un libro della Compagnia di San Giuseppe, breviari e messali. Nell'inventario del 1764 il prevosto descriveva nei dettagli una stanza dedicata alla conservazione delle scritture: è citato un «gabinetto del archivio», dove si trovava uno «stagiero d'assi d'albera» dentro il quale erano poste «una quantità di scritture vechie alla dritta altre scritture più nove», e nel mezzo libri «coperti di carta pecora»; è poi citato un gabinetto dell'archivio della Compagnia del Rosario, dove erano sistemate «dicesette libretti di indulgenze de congregati», insieme ad oggetti e paramenti della Compagnia.
Nel 1893 i vangeli, i breviari ed i registri erano stati sistemati in librerie, insieme a «due registri della r[egia] cappella pei defunti e matrimoni». I documenti ed i disegni, descritti sinteticamente per contenuto, erano invece chiusi in «vari pacchi». Nel XX secolo l'archivio è stato riordinato, dividendo le carte per materia. Nella fase di riordino attuale, non sono emerse significative tracce di ordinamenti precedenti. Si sono riconosciute le serie dei registri parrocchiali e dei processicoli, ma per quanto riguarda le diverse funzioni svolte dalla parrocchia, si è deciso di ricostruire le serie relative alle attività del culto e a quelle pastorali, ai rapporti con le autorità ecclesiastiche e civili, alla gestione del patrimonio e agli atti di lite. Durante la schedatura è stato inoltre rinvenuto un piccolo fondo della Congregazione di carità, di cui il parroco era membro del consiglio di amministrazione, una collezione di libri relativi ad una visionaria vissuta nel primo Settecento, infine una raccolta stampe di carri d'artiglieria, pervenuta nell'archivio per non meglio identificati motivi.