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Monastero delle Monache Agostiniane di clausura di Sant'Amico

Denominazione:

Monastero delle Monache Agostiniane di clausura di Sant'Amico  Linked Open Data: san.cat.sogC.20997

 

Tipo Soggetto Conservatore:

- ente e istituzione della Chiesa cattolica

 

Descrizione:

L'archivio del monastero Sant'Amico non ha una costituzione ufficiale né dichiarazione di notevole interesse storico; il suo inventario cartaceo risulta da un lavoro condotto nel 2002 per la discussione della tesi di laurea di A. Di Stefano; durante la schedatura delle singole unità archivistiche, sono stati individuati i principali fondi: fondo Monastero Sant'Amico, fondo Monastero Santa Lucia ed una modestissima consistenza archivistica pari a n° 3 unità del fondo Ospizio di Sant'Anna, ente traslato nei locali del monastero Sant'Amico il 9 luglio del 1888, passato poi il 31 gennaio del 1900 sotto la diretta amministrazione delle monache con il nome di Istituto Sant'Amico, grazie al quale, per l'attività di carità e benemerenza sociale, il monastero di Sant'Amico non fu soggetto alla soppressione e requisizione dell'immobile dello stesso, cosa che accadde al monastero delle agostiniane di Santa Lucia di L'Aquila, che soppresso e accorpato a quello di Sant'Amico il 12 ottobre del 1908, vi trasferirono anche il loro archivio, dato per disperso da L. Cassese nella sua "Guida storica e bibliografica degli archivi e delle biblioteche d'Italia". Il 17 agosto del 1909, sr Angela Di Genova ebbe l'ufficio di archivista e rinumerò, costituendo il "fondo diplomatico", tutti gli atti membranacei dei fondi monastero Sant'Amico e Santa Lucia, dal più antico al più recente; sul restante materiale cartaceo, custodito in un armadio ligneo in sufficiente stato di conservazione, non risultano segnature coeve alla Di Genova, ma l'ordinamento originario delle carte era comunque venuto meno, smembrato e manomesso, con lacune di pezzi d'archivio e riversamenti e mescolamenti con il fondo del monastero Santa Lucia. Quanto a repertori di ricerca, per il fondo monastero Santa Lucia si conserva un "transunto di scritture dell'archivio..." della prima metà del secolo XVIII, dove sono stati registrati esclusivamente atti privati rogati dal 1336 al 1706, con la descrizione del negozio giuridico, senza riferimenti a segnature; nel fondo monastero Sant'Amico si conserva un inventario delle scritture dell'archivio redatto nel 1728 dal notaio Dominicus Antonius Zampetti, che in ottemperanza a quanto stabilito dalla costituzione apostolica"Maxima vigilantia" recepita dal vescovo aquilano Domenico Taglialatela con editto del 31 luglio 1727, elenca in maniera sommaria e poco raffinata, scritture contabili ed atti privati, senza riferimenti cronologici, né segnature archivistiche, riportando solo l'oggetto del negozio giuridico e sporadicamente i nomi delle parti: per sei atti privati si limita a dire "... altri sei instrumenti in carta bergamena che per essere antichi assai di carattere intellegibile non si sa che contenghino...". Altro inventario delle scritture del monastero Sant'Amico redatto nel 1595 da Biagio Pico è relativo ai contratti coevi per l'amministrazione dei beni immobili di proprietà del monastero, senza riferimenti a scritture precedenti, ad eccezione di un atto di donazione di un edificio con orto siti dentro la città di Aquila, rogato il primo novembre del 1375, che è il fondamento della nascita del monastero stesso. Anche se con dei limiti, da questi elenchi si ricavano informazioni su quanta documentazione non ci è giunta. Stando a quanto riferito da G. Equizi in "Storia dell'Aquila e della sua Diocesi" l'archivio del monastero di Sant'Amico fu depredato dalle truppe napoleoniche nel 1799. La scarsa consistenza archivistica, la lacunosità delle singole unità, l'impossibilità di identificare delle serie vere e proprie, la quasi assenza di antiche segnature, danno l'idea della grande perdita di materiale archivistico subita nel corso dei secoli; ciò è valido per il fondo monastero Sant'Amico, ma ancora di più per il fondo Monastero Santa Lucia e fondo Ospizio di Sant'Anna che è quasi inesistente. In fase di inventariazione quindi si è provveduto alla descrizione delle singole unità archivistiche e ad un ordinamento virtuale delle carte.

 

Sede:

Via Tre spighe 9 - 67100, L'Aquila (L'Aquila)

 

Contatti:

tel: 0862.22231
fax: 0862.22231
email: monacheagostinianeaq@virgilio.it

 

Servizio consultazione al pubblico:

Si
 

Orari di apertura:

 

Servizi al pubblico:

Fotocopie; Fotografie; Copie elettroniche; Microforme; Altro.

 

Schede conservatori nei sistemi di provenienza: