Capitolo della Cattedrale di Santa Maria
Tipo Soggetto Conservatore:
- ente e istituzione della Chiesa cattolica
Un archivio capitolare andò costituendosi con il nascere stesso del collegio dei canonici della cattedrale di Sezze, attestato perlomeno a partire dal X secolo: costoro, come ci testimoniano documenti del tempo, conducevano vita comune nei locali annessi alla chiesa. Ma già a partire dalla fine del XIV secolo l'iniziale patrimonio - anche in seguito denominato "massa comune" - era stato suddiviso tra il clero addetto alla cattedrale: questa decisione segna l'inizio della consolidata costituzione di "gruppi" di beni che confluiranno nelle singole prebende canonicali.
Si conservano, per questi primi secoli, vari documenti: un regesto degli atti risalente al XIII secolo, il privilegium trecentesco della consacrazione della chiesa, numerose pergamene.
Riorganizzatore dell'archivio fu, nel Settecento, il cardinale Pietro Marcellino Corradini (1658-1743), che più volte invitò i canonici, dietro espressa indicazione di Benedetto XIII (1724-1730), a restaurare la stanza dell'archivio ove poter conservare l'ingente materiale documentario accumulatosi nel corso degli anni. Ai suoi tempi, ancora si conservava memoria scritta di due privilegi concessi l'uno da Onorio II (1124-1130), l'altro da Celestino II (1143-1144), attualmente introvabili.
L'archivio non ebbe a soffrire manomissioni durante l'invasione napoleonica dello Stato pontificio, a differenza dell'Archivio diocesano di Sezze, ospitato nei locali dell'episcopio; venne invece progressivamente abbandonato a partire dagli anni '60 del secolo appena trascorso: il lavoro di riordinamento e di catalogazione, intrapreso dall'arciprete mons. Giovanni Battista Carissimo ed interrotto alla sua morte, fu vanificato da trasferimenti ed accatastamenti dei registri e delle carte, resisi peraltro necessari dalla compromessa staticità del locale dell'archivio.
L'attuale riordino è frutto di un lavoro iniziato a partire dal 1995; grazie al restauro del Palazzo dei canonici, eseguito nel 1998-1999 con i fondi erogati dall'Agenzia romana per il giubileo del 2000, l'Archivio capitolare è stato collocato in un nuovo locale, diverso in verità dalla sede tradizionale (riutilizzata come parte del Museo diocesano), ma di più facile accesso e dotato di moderne scaffalature.
Testimonianza primaria della vita e della attività liturgico-pastorale della cattedrale e dell'intera città di Sezze, proprio per queste sue caratteristiche il 16 aprile 2004 l'Archivio capitolare è stato riconosciuto «di notevole interesse storico» dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio.
Piazza del Duomo 1 - 04100, Sezze (Latina)
Servizio consultazione al pubblico:
Si
Fotocopie; Fotografie; ; Servizio Guardaroba; Visite guidate; Servizio libreria; Servizi igienici
Schede conservatori nei sistemi di provenienza:
Risorse esterne correlate: