Nel 1851, in seguito alla divisione dell'antichissima diocesi di Capaccio in due nuove diocesi - quella di Diano (Teggiano dal 1862) e quella di Vallo della Lucania - veniva istituito l'archivio diocesano di Teggiano, in cui confluiva ovviamente una parte dei documenti della soppressa diocesi caputaquense. Si formava, pertanto, un importante archivio che accoglie una ricca documentazione sulla vita socio-religiosa dei paesi del Vallo di Diano e di altri centri limitrofi (Aquara, Atena Lucana, Bellosguardo, Buonabitacolo, Casalbuono, Castelcivita, Controne, Corleto Monforte, Monte San Giacomo, Montesano sulla Marcellana, Ottati, Padula, Persano, Penosa, Petina, Polla, Postiglione, Roscigno, Sala Consilina, Sant'Angelo a Fasanella, Sant'Arsenio, S. Pietro al Tanagro, San Rufo, Sanza, Serre, Sicignano degli Alburni, Teggiano). L'archivio, riordinato recentemente dal sacerdote archivista don Giuseppe Cataldo di Policastro Bussentino, risulta distribuito in quattro grandi sezioni: Amministrazione, Storia, Clero, Matrimoni. La sezione Amministrazione comprende gli atti amministrativi di tutte le parrocchie della Diocesi, del Capitolo cattedrale, della Mensa Vescovile, della Curia e delle varie Confraternite. Seguono
alcuni fascicoli dedicati alle bolle vescovili e agli inventari dei beni parrocchiali. L'importanza di questa sezione consiste nel fatto che essa racchiude una vasta documentazione sulla vita delle chiese cosiddette ricettizie dei secoli scorsi, sulla nascita della nuova diocesi e sulla sua consistenza patrimoniale. La sezione Storia, con le sue numerose articolazioni, è certamente quella di maggior interesse per le ricerche di storia sociale e religiosa sul territorio diocesano; pertanto ne diamo un resoconto dettagliato, iniziando dalle visite pastorali. anche se per taluni periodi risultano conservate soltanto
in forma frammentaria, tali visite sono in numero cospicuo e spaziano lungo un grande arco di tempo che va dal 1580 ad oggi. Ad esse si affiancano alcune relazioni ad limina (dal 1867). Non meno importanti sono alcuni fascicoli dedicati al Seminario di Teggiano (la cui fondazione risale al 1564), carte relative ai Regolamenti (dal 1573), ai beni (dal 1601), all'amministrazione (dal 1620) e alle circolari (dal 1581). Sempre in questa sezione si conserva un importante manoscritto intitolato: Antichi privilegi della Città di Diano (1335-1536). Di fondamentale importanza per lo studio delle vicende dei monasteri femminili nell'Italia meridionale è poi il settore riguardante il Monastero delle Benedettine di Teggiano, nel quale venivano accolte giovani appartenenti alle famiglie nobili del Vallo di Diano e del Cilento. Tale settore comprende: Memorie e documenti, Professioni, Amministrazione, Cause, Corrispondenza e Rescritti. Seguono, a parte, due manoscritti rilegati in volume e comprendenti rispettivamente: un Conto del Procuratore del Monastero di 5. Benedetto di Diano D. Cono Canonico D'Elia (da novembre 1858 a dicembre 1859) e un Registro dei Capitoli di Casa occorrenti (1802-1865). Quest'ultimo manoscritto, raccogliendo tutte le deliberazioni capitolari di un sessantennio di attività del monastero teggianese (soppresso, va ricordato, nel 1902), consente di ricostruire la vita quotidiana delle religiose nel turbolento periodo storico che va dalle innovazioni del decennio francese alle leggi eversive del nuovo Stato italiano. Sempre sui monasteri femminili della diocesi, vi sono poi documenti riguardanti le Clarisse di Polla e quelle di Castelcivita. Non
mancano notizie anche sulle Maestre Pie Filippini di Teggiano, insediatesi nel 1924 nel complesso monastico che era stato delle Benedettine. Altri settori della sezione Storia sono: Encicliche e Decreti Pontifici, Lettere Pastorali, Concorsi parrocchiali e Canonicali, Transunti Parrocchiali (battesimi, cresime, matrimoni e morti), Statistiche, Cause Matrimoniali e
Cause Varie.