Comune di Palermo. Biblioteca comunale
Tipo Soggetto Conservatore:
- comune/città metropolitana/unione di comuni (organo e ufficio)
La Biblioteca Comunale di Palermo fu fondata per volontà regia e su iniziativa del Senato di Palermo: va ricordata l'infaticabile opera di Alessandro Vanni di San Vincenzo attraverso la quale pose al giudizio del Senato e del Sovrano la necessità che la Città potesse disporre del fondamentale strumento di ricerca e di supporto all'istruzione ed allo studio rappresentato da una biblioteca pubblica.
La cerimonia inaugurale ebbe luogo nell'aula senatoria del Palazzo Pretorio, l'attuale sala delle Lapidi, il primo settembre del 1760.
La Biblioteca ebbe la sua prima sede in una stanzetta del Palazzo Pretorio, ma ben presto il gran numero di donazioni di manoscritti e stampati rese lo spazio insufficiente e fu necessario affittare alcuni locali del palazzo del duca di Castelluccio.
L'espulsione dei Gesuiti, avvenuta nel 1767, rese disponibili le case della Compagnia e alla Biblioteca furono assegnati alcuni oratori di Casa Professa: la nuova sede fu inaugurata il 25 aprile 1775.
Il primo bibliotecario della Libreria del Senato fu Domenico Schiavo, ma il più noto è certamente Gioacchino Di Marzo che vi operò dal 1857 alla sua morte, avvenuta nel 1916.
L'appassionata cura del Di Marzo consentì la valorizzazione e l'incremento delle raccolte alle quali nel 1870, a seguito del regio decreto di soppressione degli ordini religiosi del 1866, si aggiunsero numerosi fondi monastici che furono sistemati nella cinquecentesca chiesa di S. Michele Arcangelo, oggi parte integrante della Bib...
Piazza Casa Professa, 1, Palermo (Palermo)
Servizio consultazione al pubblico:
Si
Schede conservatori nei sistemi di provenienza:
Risorse esterne correlate: