Il Centro è un'associazione, costituita nel 1982 dalla Camera del lavoro di Biella e dai sindacati di categoria, che si propone di conservare e rendere consultabile la documentazione riguardante il movimento operaio e le organizzazioni del mondo del lavoro. Dispone di una biblioteca di circa 20.000 volumi e opuscoli, di un'emeroteca con 840 periodici, di un archivio che raccoglie 3.700 buste di documenti cartacei, 20.000 fotografie, 1.200 manifesti, 62 bandiere, 400 cassette audio e 70 film video. La parte più rilevante della documentazione è costituita dall'archivio della Camera del lavoro di Biella (1944-1987; bb. 295), e dagli archivi dei diversi sindacati di categoria che, salvo diversa indicazione, coprono l'arco cronologico 1945-2000. I sindacati rappresentati sono: Tessile (bb. 300), Metalmeccanici (bb. 120), Chimici (bb. 40), Pubblico impiego (bb. 49), Commercio (bb. 38), Autoferrotramvieri (bb. 40), Abbigliamento (1945-1963; bb. 8), Braccianti (bb. 32), Vetrai e ceramisti (bb. 5), Pensionati (bb. 100), Postelegrafonici (bb. 40), Bancari (bb. 12), Scuola (1948-1988; bb. 9), Edili (bb. 54). Accanto ad essi altra documentazione riguardante attività specifiche o uffici della Camera del lavoro è raccolta in fondi distinti denominati: Tesseramento (bb. 90), Amministrazione (bb. 100), Centro stampa (bb. 35), Contratti, Patronato Inca (bb. 270), Ufficio vertenze (bb. 168). Nell'ambito della documentazione sindacale il Centro di documentazione conserva inoltre gli archivi della Camera del lavoro di Cossato (bb. 48), della Camera del lavoro di Pray (bb. 52), e i fondi Adriano Massazza Gal, Renzo Giardino, Remo Sala e Antonio Ferrari. Alle carte sindacali si aggiungono altri fondi, personali o di partito, di società operaie di mutuo soccorso, di aziende. Tra i fondi di partito si segnalano l'archivio del Pci Federazione biellese e valsesiana (1945-1990; bb. 308), delle sezioni del Pci di Vigliano (1945-anni Ottanta; bb. 10), di Tollegno (1945-1950; bb. 4), e, sempre relativi al Pci, i fondi personali di Gianni Furia (primi anni Cinquanta-anni Novanta; bb. 40), Elvo Tempia (1935-1990; bb. 62), Wilmer Ronzani (1970-1996; bb. 80), Carmen Fabbris e Agostino Dazzi (1950-1990; bb. 33), Adriana Mina (1945-1955; bb. 2), Luigi Spina e Simonetta Vella (1975-1995; bb. 15), e l'archivio fotografico del giornale "Baita", mentre il fondo Luigi Lacchia e Aurora Zedda (1967-1995; bb. 70), è relativo al Psiup. La sezione destinata alle società operaie è rappresentata dai fonsi Società operaia di mutuo soccorso di Cossila San Grato, di Biella Favaro, di Camburzano, di Crocemosso e della Cooperativa di Vigliano. Infine il Centro conserva i seguenti fondi di enti o di attività lavorative esercitate nella zona: Unione industriale biellese (anni Cinquanta-anni Novanta; bb. 12), Udi (anni Settanta; bb. 2), Funicolare del Piazzo (1880-1930; bb. 88), Canapificio di Mongrando (fine Ottocento-anni Trenta), Lancia di Verrone (1975-1995; bb. 80), Industria del cappello (1850 ca.-anni Sessanta; bb. 8), e il fondo Rinaldo Rigola (1880-1998; bb. 11) che integra il più consistente versamento conservato presso la Fondazione Feltrinelli di Milano. Nel 1990 l'archivio del Centro di documentazione ha ricevuto il riconoscimento di "archivio di notevole interesse storico" da parte della Soprintendenza ai Beni archivistici del Piemonte e della Valle d'Aosta.