La Cattedrale dell'Arcidiocesi di Oristano, con il suo grande campanile quattrocentesco a pianta ottagonale, fu edificata in forme gotiche su fondamenta più antiche intorno al 1228 ad opera di artisti lombardi, per volontà del giudice Mariano e dell'Arcivescovo Torchitorio. Agli inizi del 1700 venne rifatta e lo stile originario andò perduto per sempre . L'unico ambiente supersite del tempio duecentesco è la cappella del Rimedio in stile gotico, con la volta a crociera gemmata. Subito all'entrata si può ammirare una balaustra composta di due frammenti di ambone romanico con interessanti bassorilievi, eseguiti da artista pisano dell'XI secolo. Sull'altare è posta la statua marmorea della Madonna del Rimedio, opera del XIV secolo. All'interno lo stile è composito si passa dal barocco al neoclassico, con transetto di Giuseppe Cominotti, fino al gusto contemporaneo, con la decorazione della navata. Nella cappella destra è possibile ammirare la trecentesca statua lignea raffigurante l'Annunciata, di Nino Pisano e nella cappella a sinistra dedicata a S. Giuseppe è da notare un retablo settecentesco di artisti spagnoli. Quattro stendardi spagnoli tolti ai francesi , che nella prima metà del XVII secolo assediarono la città, sono posti sulle pareti dei due bracci del transetto. Dopo la sagrestia dei Beneficiati si accede all'archivietto, a pianta quadrata e cupola emisferica, costruito intorno alla prima metà del XVII secolo per ampliare l'antico coro. Un tempo la chiesa serviva...