Compreso tra i comuni di Laino Borgo, Laino Castello, Papasidero, Praia a Mare e Tortora, è situato alle falde del monte Ciagola, sulla sinistra della valle del Noce, ad un'altezza di 524metri sul livello del mare.
Il suo nome pare derivi dalla quantità di aquile che dimoravano le montagne boscose. Verso la fine del XI secolo furono signori del luogo Normanno e Adelizia, poi Roberto, figliastro di Normanno, che assunse il cognome di Scullando e che prese ad insegna l'aquila, da allora stemma del Comune. Il feudo passò poi a Gilberto de Giffone, quindi alla famiglia Lauria, poi ai de Montibus, di nuovo ai Lauria. Carlo V, per la ribellione di Francesco Lauria, che resistette agli attacchi degli spagnoli, lo diede ad Elena Gattinara. Nel 1532 passò ai Loquinghen; nel 1540 ai Martirano; nel 1576 ai Cosentini, infine agli Spienlli, principi di Scalea che lo tennero, qual Baronia, dal 1799 al 1806. Con l'ordinamento amministrativo disposto nel 1799 veniva incluso nel Cantone di Lauria e con successivo ordinamento francese del 1806 fu compreso nel Governo di Scalea. Nel 1928 veniva aggregato al Comune di Praia a Mare, dal quale veniva staccato e riconosciuto autonomo nel 1937. Anticamente era un centro religioso di notevole importanza, come attestano l'esistenza di numerosi monasteri. L'economia, a base agricola, produce olive, agrumi e vino.