Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci-Prato
Tipo Soggetto Conservatore:
- accademia/ente di cultura
In seguito alla morte del figlio Luigi, sopraggiunta prematura nel 1973, l'industriale pratese e cavaliere del lavoro Enrico Pecci decise di donare alla sua città uno spazio museale in memoria del figlio. Ebbe così inizio una proficua collaborazione tra Enrico Pecci e il Comune di Prato la cui amministrazione era a sua volta intenzionata ad organizzare un Centro di documentazione per la conoscenza e la divulgazione dell'arte contemporanea.
Nel 1983 venne inaugurato il Centro di documentazione/arti visive (CID/Arti Visive) e nel 1987 fu firmato l'atto costitutivo dell'Associazione Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci.
Nel frattempo erano stati commissionati all'architetto fiorentino Italo Gamberini i lavori di edificazione del museo che si inaugurò l'anno dopo, nel 1988, con la mostra 'panoramica' Europa oggi.
Attraverso lo statuto (ultime modifiche del 1998) il Centro si propone, fra le altre cose, di "costituire una collezione di opere d'arte contemporanea; organizzare manifestazioni espositive di arte contemporanea; collezionare, ordinare e conservare presso la propria sede pubblicazioni e materiali di informazione (...); istituire laboratori per artisti; promuovere la produzione di cataloghi; sviluppare scambi culturali con altri enti; organizzare attività nel settore della creatività contemporanea".
Il complesso museale, comprendente il museo d'arte contemporanea, il centro di informazione e documentazione/arti visive, il dipartimento educazione e la se...
viale della Repubblica, 277 - 59100, Prato (Prato)
Servizio consultazione al pubblico:
Si
Schede conservatori nei sistemi di provenienza:
Risorse esterne correlate: