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Supplica. Agostino Spinola da Genova, cittadino di Trento, morto al servizio dell’imperatore, aveva a suo tempo prestato fideiussione per 337 ducati a favore di un certo prete Francesco da Sacco Vicentino, per una partita di seta acquistata da Francesco; scoppiata la guerra d’Italia, Agostino non fu più in grado di far valere il proprio credito verso Francesco, e nel frattempo entrambi morirono. Benedettina madre ed erede di Agostino rivendicava il credito del figlio, dimostrando con atto notarile e lettere di cambio che a Francesco furono versati a Venezia 110 ducati nel banco “de Lippomanis” e 290 ducati a Roma nel banco “de Saulis”; parte della somma di fideiussione fu poi incamerata dal fisco imperiale per intervento del capitano di Trento e di Antonio da Val di Non fiscale imperiale. Benedettina Spinola supplica ora il re di Spagna di intervenire presso il vescovo di Trento affinché costringa il capitano ed il fiscale imperiale a restituirle i 250 fiorini, somma secondo lei ingiustamente toltale. Copia del: 1519 agosto 31 Copia semplice coeva, allegata alla lettera descritta alla scheda N1309-02. (id. SIAS 890502891)
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Soggetto conservatore
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Complesso archivistico
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