Podestà, Governatore, Governo, Pretura di Bagnoregio
La documentazione più antica è stata prodotta dal podestà, che amministrò la giustizia in campo civile, criminale e del danno dato fino agli anni Venti del sec. XVI, quando fu sostituito nelle sue funzioni da un governatore dapprima di nomina pontificia e poi designato dalla Sacra Consulta. Durante la Repubblica Romana Bagnoregio fu cantone del Dipartimento del Cimino e, in luogo del governatore, comparve il pretore sostituito, con il ritorno dei francesi, dal giudice di pace. Nel 1814 Bagnoregio tornò ad essere sede di governo pontificio e con il "motu proprio" di Pio VII del 6 luglio 1816 entrò a far parte della Delegazione di Viterbo. Nel 1817, in seguito ad una drastica riduzione del numero dei governi, i vice governi di Castiglione in Teverina, Celleno, Civitella d'Agliano, Roccalvecce furono subordinati a Bagnoregio. Dopo il 1870 Bagnoregio divenne mandamento, sede di pretura, e lo rimase fino al 1923, quando con R.D.n.601 fu aggregata a Montefiascone cessando le competenze di ufficio giudiziario.
Bibliografia: E. RAMACCI, Serie cronologica dei Cardinali governatori di Bagnoregio (1496-1612), in "Bollettino dell'Associazione storico-archeologica di Bagnoregio", n.1, 1976. F. MACCHIONI, Storia di Bagnoregio dai tempi antichi al 1503. F. PETRANGELI PAPINI, Bagnoregio. Cronologia storica, Viterbo 1972. Archivio di Stato di Viterbo, a cura di A. PORRETTI, estratto da "Guida Generale degli Archivi di Stato Italiani", IV, Roma 1994, p.1386.
SIAS. Sistema Informativo degli Archivi di Stato.
