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Malvezzi Piero

 

Denominazione

Malvezzi Piero  Linked Open Data: san.cat.complArch.92112

 

Tipologia

fondo

 

Data

30/11/1916 - 21/8/1989

 

Consistenza

Buste: 16 Fascicoli: 59

 

Descrizione

Piero Malvezzi (Torino, 27 novembre 1916 - Parella, 29 settembre 1987) compie gli studi superiori a Milano e quelli universitari a Pavia dove si laurea in Giurisprudenza (1940) e in Scienze politiche (1943). Richiamato alle armi nel luglio 1940 è inviato sul fronte albanese e impegnato in azioni per le quali viene decorato con la Croce di guerra ma che gli costeranno l'amputazione di un arto per congelamento. Rientrato in Italia, si stabilisce a Torino dove nel luglio 1944 viene arrestato e tradotto alle Carceri Nuove per attività antifascista, esperienza che farà nascere in lui il progetto di raccogliere gli ultimi scritti dei condannati a morte della Resistenza italiana, raccolta realizzata in collaborazione con Giovanni Pirelli e pubblicata da Einaudi nel 1952 seguita, nel 1954, da una analoga raccolta di lettere di condannati a morte della Resistenza europea. Stabilitosi nel dopoguerra a Milano, lavora per molti anni alla Montecatini e partecipa al Movimento di Unità popolare, candidandosi per la lista Rinnovamento democratico al Consiglio comunale; membro del Consiglio direttivo del Movimento milanese della pace, è eletto anche nel Collegio dei delegati della Società Umanitaria. Tra il 1960 e il 1968 lavora a Bruxelles come funzionario dell'Euratom, in seguito svolge attività di consulenza per l'Enel presso la Comunità Europea. Nel 1960 inizia la ricerca sulla stampa clandestina del ghetto di Varsavia. Appassionato di montagna, Malvezzi colleziona libri di escursionisti inglesi nelle Alpi, pubblica diverse ricerche in particolare sulla Valle d'Aosta e su Cogne e cura la riedizione di scritti di montagna del nonno Piero Giacosa. Collabora a diversi programmi culturali della Rai e della Radio televisione della Svizzera italiana e, dal 1970, svolge attività didattica nel Carcere di San Vittore di Milano tenendo corsi di cultura generale, esperienza che ricorda nel libro Scuola in carcere : un'analisi conoscitiva a S. Vittore (Feltrinelli, 1974). Nel 1972 viene nominato giudice onorario del Tribunale per i minori di Milano, ruolo nel quale è attivo fino al 1986, alternando il suo impegno tra il carcere, la Società Umanitaria e la Lega italiana dei diritti dell'uomo (Lidu). Per il suo impegno civile il Comune di Milano gli conferisce, nel dicembre 1987, l'Ambrogino d'oro. Il fondo, depositato all'Insmli da Marco Malvezzi nel giugno 2005, permette di ricostruire il percorso biografico, gli interessi culturali e l'impegno civile di Piero Malvezzi. La documentazione raccoglie infatti documenti della prima infanzia, certificati di studi, relazioni militari e riconoscimenti guadagnati sul fronte albanese, carte relative al ruolo svolto da Malvezzi in Piemonte durante la Resistenza, e le prime esperienze di lavoro, tra cui anche l'attività nella casa editrice Orma da lui fondata nel 1945 insieme a Vladimiro Orengo. La maggior parte della documentazione interessa però l'attività svolta da Piero Malvezzi negli anni Settanta e Ottanta, che lo videro particolarmente impegnato in campo sociale e culturale. Molto ricca e completa è la documentazione relativa agli anni trascorsi nel carcere di San Vittore (1972 - 1984): sono conservate le carte relative all'attività didattica svolta da Malvezzi, i quaderni con i temi degli studenti, documenti e atti di convegni sul sistema carcerario, le carte relative alla stesura del volume Scuola in carere, e alcuni documenti che si riferiscono al ruolo da lui svolto nell'ambito del Tribunale per i minorenni di Milano (1972 - 1986). E' presente anche la documentazione inerente lo scritto autobiografico: La mia gamba di legno, pubblicato postumo nel 1988, che rievoca il periodo trascorso all'Istituto Rizzoli di Bologna. Un'ampia parte del fondo è costituita poi da scritti e da documentazione utilizzata da Piero Malvezzi per la realizzazione di libri, saggi e trasmissioni radiofoniche sul tema della montagna, dell'escursionismo alpino, dei viaggiatori stranieri e non in Italia tra Settecento e Ottocento. Appassionato di montagna, Malvezzi ha dedicato ad essa molti studi e ricerche che sono stati pubblicati, ma nel fondo sono presenti anche proposte editoriali rimaste inedite. Infine significativa e particolarmente interessante è la raccolta di materiale relativo alle ricerche storiche compiute da Malvezzi su temi diversi ma con particolare interesse su personaggi del Settecento e, specificamente, su librettisti e improvvisatori. Le ricerche da lui compiute hanno permesso la raccolta di materiale, in copia e in fotografia, proveniente da archivi e biblioteche diverse e hanno portato alla stesura di testi destinati alla pubblicazione o a trasmissioni radiofoniche realizzate per la Radio televisione della Svizzera italiana e per la Rai. Anche in questa sezione sono presenti proposte editoriali rimaste inedite. Con il deposito di questo fondo, la raccolta di carte e documenti di Piero Malvezzi conservati presso l'Insmli risulta essere particolarmente ricca e quasi esaustiva; la documentazione qui raccolta infatti, unitamente a quella dei fondi Piero Malvezzi - Lettere dei condannati a morte della resistenza italiana e europea e Piero Malvezzi - Le voci del ghetto, permette un'indagine molto ampia sul suo percorso culturale e sull'impegno civile e politico da lui profuso senza interruzione nel corso del tempo.

 

Sistema aderente

INSMLI. Guida agli archivi della rete degli Istituti per la storia della Resistenza e della Società contemporanea in Italia

 

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