Corporazioni religiose soppresse
2175 (bb., voll. e pergg.)
Dopo le soppressione napoleoniche del 1797-1798, gli archivi delle corporazioni religiose (cioè le congregazioni religiose e monastiche, le compagnie laicali, cattedrali e collegiate del dipartimento del Rubicone) vennero trasferiti a Forlì, nel grande archivio dell'ufficio demaniale del dipartimento del Rubicone. Restaurato il Governo pontificio il deposito rimase nel luogo stesso, passando però alla dipendenza del vice-commissario dei residui beni ecclesiastici, poi nel 1854 passò al Comune di Forlì. Al deposito suddetto furono aggiunti in seguito alle leggi eversive italiane del 1866 gli archivi provenienti dai conventi allora soppressi. Presso l'ASBO si trovano numerose carte di corporazioni religiose di centri delle attuali province di Forlì e Rimini. Altra documentazione è conservata negli Archivi di Stato di Firenze, Ravenna, Roma. Il materiale segnalato nella "Guida Generale degli Archivi Italiani" alla voce "Cesena" è stato trasferito nel 1986 presso la Sezione di Cesena.
Bibliografia: Guida generale degli Archivi di Stato italiani, II, Roma 1983, pp. 251-254; Guida generale degli Archivi di Stato italiani, I, Roma 1983, p. 628; B. BRANDI, L'archivo storico del comune di Forlì, Roma, Forzati, 1982, pp. 49-50.
SIAS. Sistema Informativo degli Archivi di Stato.