Malmignati
Si tratta dell'archivio pertinente al ramo della famiglia discendente da Lorenzo (marito di Elisabetta Lupati e promotore nel 1512 della fondazione del Monte di Pietà di Lendinara), figlio e nipote rispettivamente di Paolo (o Polo) e Paride Malmignati che per primi giunsero a Lendinara, da Ferrara, attorno alla metà del Quattrocento. Il fondo copre quasi l'intero periodo di attività dei Malmignati a Lendinara, assai scarsa e per lo più in copia è la documentazione disponibile per i secoli XV e XVI, e comprende in prevalenza scritture notarili (testamenti, doti, contratti di compravendita, affitto e permuta di immobili, ecc.), fascicoli processuali e documenti di natura amministrativa e contabile legati alla gestione del patrimonio. E' presente inoltre corrispondenza legata all'attività di alcuni membri della famiglia. Precisamente l'archivio conserva: carteggio amministrativo intercorso tra la vedova di Giovanni Battista, Isabella Parma, e gli agenti di famiglia, Bellino e Giuseppe Baccaglini, dal 1822 al 1829; corrispondenza personale di Teresa de Lazara (? - 1868), moglie di Antonio Malmignati; carteggio relativo all'attività pubblica dei fratelli Giovanni Battista, Giorgio e Antonio, compreso tra la fine del Settecento e gli anni Venti dell'Ottocento, in parte non ordinato (frammisto a documentazione di tutt'altra natura) e in parte sistemato in fascicoli con titoli originali ("Lettere Presidenza generale Castagnaro", "Magistrato acque", "Lettere a Giovan Battista Malmignati podestà di Lendinara", "Atti riservati del podestà Giovanni Battista Malmignati 1812-13-14"). Si conservano poi alcuni quaderni, raccolte di rime e appunti scolastici (di filosofia, storia, letteratura e lingua latina, geometria e fisica) dei fratelli Enea e Cesare Maria (1718 - 1775) e di Girolamo (1829 - 1869). I documenti più recenti sono riconducibili all'attività di Maria (? - 1925), figlia di Girolamo. Il fondo si presenta fortemente destrutturato, fatta eccezione per un gruppo di documenti compresi tra la metà del XIX secolo e gli anni Venti del Novecento, molti dei quali relativi alla gestione di beni lasciati in eredità ai Malmignati da altre famiglie, sistemati in buste contrassegnate da lettere dell'alfabeto (A, B, C, E) e dotate di sommario (dei faldoni originali ci è giunta solo la parte anteriore che riporta, appunto, l'elenco dei fascicoli conservati all'interno). Lo stato di disordine in cui versa la documentazione è in parte originario, come si deduce dall'assenza di strumenti di corredo e di segnature sulle carte riconducibili a interventi passati di ordinamento complessivo dell'archivio, e in parte conseguenza delle disastrose vicende conservative che hanno segnato la storia archivistica del fondo, per le quali si rimanda alla scheda del complesso archivistico.
Sistema Informativo Archivistico Regionale Veneto - SIAR Veneto
Complesso Archivistico di Primo Livello