Mancini Giuseppe
Unità 3: Faldoni 2, fasc. 1
- Corrispondenza: in un fascicolo a sé stante, insieme agli atti relativi all'eredità di Giuseppe Mancini in favore della Società di esecutori di pie disposizioni di Siena, è conservato il carteggio intrattenuto da Giuseppe Mancini con l'abate Giovanni Gentili di Roma (57 lettere, 2 novembre 1822-5 aprile 1836), un fascicolo di ricevute delle elemosine effettuate dallo stesso Mancini per i poveri e gli infermi di Roma (1826-1827). una lettera dell'abate Luca Signorini di Roma (15 febbraio 1832), che descrive alcuni moti rivoluzionari, e una lettera dell'abate Domenico Sala anch'egli di Roma (24 luglio 1824),
- Atti e documenti: tra i documenti di Giuseppe Mancini, si conserva il suo testamento olografo del 22 aprile 1852 e la copia autenticata del 1° aprile 1859, nonché un fascicolo contenente attestazioni di spese effettuate per la gestione delle tenute di Murlo e di Torri (1824-1854).
Un faldone raccoglie 18 fascicoli contenenti carte relative alla gestione di affari privati: lettere in entrata, minute di lettere in uscita, scritture private, documenti di vario genere, alcuni a firma di "Giuseppe arcivescovo di Siena", appunti, ricevute e conti. I fascicoli recano generalmente un titolo originale: "Affare Crisolini-Restituzione" (maggio 1826-settembre 1850), "Lettere e conti del sig. dott. Giovanni Taccola Vanni" (maggio 1828-settembre 1835), "Affare del Poggio alla Bandita" (maggio 1829-settembre 1832), "Affari Angioletti-Magona-Vanni" (1819-1830), "Libbro dell'amm...
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