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Comune di Aquila (Archivio civico aquilano)

 

Denominazione

Comune di Aquila (Archivio civico aquilano)  Linked Open Data: san.cat.complArch.15342

 

Tipologia

fonds

 

Data

volumi, registri e codici 1346-1805; pergamene 1193-1731 (secc. XII 1, XIII 10, XIV-XVIII 867)

 

Consistenza

voll., regg. e codici 888; pergg. 878

 

Descrizione

Fin dai primordi di vita della città, particolari cure furono rivolte alla conservazione dell'archivio civico, come può desumersi dalle disposizioniche prescrivevano la compilazione di un cartulario che, unitamente ai privilegi originali e ai documenti più importanti, doveva essere conservato nel convento dei frati minori presso il palazzo civico. Tuttavia si ebbero notevoli dispersioni di materiale documentario, sia a causa dei disordini verificatisi durante il sec. XV, sia a causa dei frequenti trasferimenti di sede dei magistrati cittadini. Nel 1480 l'archivio trovò sede nel palazzo Camponeschi, dove fu sistemato ad opera dei cancellieri Iaconello da Rieti, Gianfrancesco Accursio e Bernardino Cirillo. Nel 1562, trasferito l'archivio nel palazzo di Margherita d'Austria, se ne compilò un inventario, denominato Gobbi dal nome dello stampatore. Nel 1774 l'archivio civico ebbe notevoli incrementi grazie ad acquisti di nuclei documentari di provenienza pubblica, privata ed ecclesiastica.Di tali documenti fu redatto un regesto dall'Antinori, recentemente pubblicato dal Piacentino (vedi infra in bibliografia). Il complesso documentario comunale subì notevoli danneggiamenti durante i torbidi che fecero seguito all'occupazione francese del 1799. Nel 1888 fu compilato e pubblicato un inventario delle più antiche scritture dell'archivio. Nel 1907, in occasione del deposito dell'archivio presso la biblioteca provinciale, ne fu effettuato un improvvido riordinamento, con smembramen[...]

 

Sistema aderente

GGASI. Guida Generale degli Archivi di Stato

 

URL Scheda provenienza

 

Soggetti conservatori

 

Soggetti produttori