Il fondo librario dello scrittore è conservato presso la Biblioteca Umanistica (sede di Lettere); le carte sono conservate presso il Centro di Studi Aldo Palazzeschi. La biblioteca di Palazzeschi comprende 2172 volumi, tra cui 105 esemplari di opere palazzeschiane, tra prime edizioni e ristampe. Nella biblioteca dello scrittore si conserva poi un vasto repertorio di testi letterari, tra cui molte prime edizioni con dedica autografa di importanti opere del ‘900. Accanto ai libri si contano 1500 periodici, tra cui 28 collezioni pressoché complete di riviste. Tra le carte d'autore del Fondo Palazzeschi si conservano i manoscritti della maggior parte delle opere dello scrittore: 180 tra romanzi, racconti, poesie, articoli e prose varie, spesso in stesure plurime, per un totale di 431 unità. Alla mole dei manoscritti va aggiunta una grande quantità di lettere, cartoline, telegrammi e biglietti postali, che testimonia le relazioni intrattenute con i protagonisti della vita intellettuale non soltanto italiana. I corrispondenti sono circa 1400, per un totale di quasi 6000 tra lettere, cartoline, telegrammi e biglietti postali. Tra i materiali iconografici, il Fondo conserva circa 500 fotografie: dall'album di famiglia ai ritratti, propri e degli amici scrittori. Sono presenti inoltre disegni, stampe e dipinti tra cui 12 quadri di Filippo de Pisis, 2 opere di Nino Tirinnanzi, una di Corrado Cagli, una di Mario Marcucci e una di Emilio Notte. Grazie a una convenzione con il Comune di Firenze, questi quadri sono stati inseriti nella Raccolta Alberto Della Ragione. Al Fondo appartengono anche (Miscellanea) documenti legali e beni mobili appartenuti a Palazzeschi: sculture, targhe e premi letterari e alcune suppellettili. Il Fondo Aldo Palazzeschi-Nuove Acquisizioni comprende i manoscritti e i dattiloscritti di Palazzeschi che, staccatisi in periodi diversi dal corpus delle carte palazzeschiane, sono stati successivamente acquisiti dal Centro di Studi. Al lascito originario si sono affiancati negli anni altri Fondi documentari appartenuti a conoscenti e amici dello scrittore. Il Fondo Plebe Bellocchio comprende 2 sottofondi: “Libri Plebe Bellocchio” e “Le carte del signorino”. Quest’ultimo fondo comprende la corrispondenza di Aldo Palazzeschi con Plebe Bellocchio e manoscritti, libri, ritagli di quotidiani e periodici, fotografie e materiale vario appartenuto allo scrittore, donato in vita o lasciato in eredità alla fedele domestica. I documenti sono stati acquisiti dagli eredi nel 2001 dall'Assessorato alla Cultura della Regione Toscana e affidati in comodato gratuito al Centro di Studi Aldo Palazzeschi. Il Fondo Libri Plebe Bellocchio comprende 105 volumi acquistati dagli eredi dal Centro di Studi. Il Fondo Valentino Brosio è stato donato al Centro Studi il 7 settembre 2000 dagli eredi Silvio e Marisa Montironi; contiene alcuni manoscritti e lettere di Palazzeschi a Valentino Brosio e i materiali preparatori per il volume di Brosio “Ritratto segreto” di Aldo Palazzeschi (1985). Il Fondo Alberto Perrini, donato al Centro Studi (2002-2003), contiene materiali relativi all'attività teatrale di Perrini, tra cui la riduzione teatrale di “Roma” dal romanzo di Palazzeschi, approntata in collaborazione con l'autore. Il Fondo Pier Giorgio Ricci, donato al Centro di Studi da David Materassi nel dicembre 2004, è costituito dalla biblioteca e dalla corrispondenza dello studioso. Il Fondo Antonio Deidda, depositato presso il Centro di Studi dalla Misericordia di Rifredi nel 2011, è costituito da lettere, libri e ritagli di giornale riguardanti Giovanni Papini. Il Fondo Luisa Clerici, donato al Centro di Studi da Paolo Carrara, è costituito da 282 libri e riviste. Il Fondo Acquisizioni comprende materiale vario riguardante lo scrittore raccolto a cura del Centro di Studi (51 documenti audiovisivi cinematografici, televisivi, radiofonici, provenienti dalla RAI, dalla Televisione Svizzera Italiana o da donazioni di privati e vari volumi delle opere di Palazzeschi acquisiti dal Centro di Studi nel corso degli anni).
Il Fondo «Aldo Palazzeschi» raccoglie i libri e le carte che lo scrittore, alla sua morte, il 17 agosto 1974, ha lasciato in eredità alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Firenze.