NOTIZIE IN EVIDENZA

 

VEDI ANCHE...

 
 

Sistemi aderenti

Tramite il SAN, è possibile accedere alle descrizioni archivistiche contenute nei seguenti sistemi informativi che hanno aderito al portale:

 

 

Fondazione Lelio e Lisli Basso - Issoco

 

Denominazione

Fondazione Lelio e Lisli Basso - Issoco

 

Acronimo

BASSO

 

Descrizione

La Fondazione Lelio e Lisli Basso nasce a Roma nel 1973 dalla fusione di due elementi: la biblioteca personale che Lelio Basso aveva costruito negli anni, riuscendo a conservarne e ad ampliarne la consistenza anche durante il fascismo e la guerra; l'Istituto per lo studio della società contemporanea (Issoco), un centro di studio progettato a metà degli anni ‘70 con l'idea di stimolare e arricchire il quadro culturale di una sinistra incalzata dai problemi delle società definite all'epoca "industriali avanzate". Viene eretta in ente morale nel 1974 (DPR n. 503, 18 giugno 1974); la sede è in un antico edificio nel centro storico di Roma, a ridosso della chiesa di Sant'Eustachio, acquistato nel 1965 in condizioni fatiscenti e donato da Basso alla Fondazione dopo lunghi e complessi lavori di restauro. L'attività della Fondazione poggia ancora oggi, pur svolgendosi in un modo radicalmente rinnovato, sulle basi originarie: biblioteca, archivio storico, istituto di ricerca. La biblioteca a copertura internazionale di ambito storico-sociale e giuridico-istituzionale (di 100.000 volumi e 5.000 testate di periodici, oggi informatizzata e aperta regolarmente al pubblico) conserva testi preziosi (sull'evoluzione del concetto di democrazia, sulla storia dei movimenti di massa) a partire dal '500, e poi dalla Rivoluzione francese, fino ai nostri giorni. L’Archivio storico conserva attualmente 60 fondi archivistici; tale patrimonio comprende tutte le carte Basso, relative alla sua attività politica e culturale, le carte del socialismo e anarchismo del primo ‘900, quelle dei movimenti cristiano sociali, documentazione sulla politica italiana e internazionale, nonché documentazione dei movimenti degli anni ‘60 e ‘70 e gli archivi editoriali. Completano il patrimonio archivistico della Fondazione i fondi relativi all'attività internazionale e per i diritti dei popoli condotta dallo stesso Basso attraverso il Tribunale Russell, dalla Fondazione internazionale Lelio Basso per il diritto e la liberazione dei popoli (ora Sezione internazionale della Fondazione Basso). Vanno inoltre segnalati gli archivi istituzionali dell’Issoco e della Fondazione, oltre le raccolte documentarie di quest’ultima: tra queste vi sono i manoscritti del periodo della Rivoluzione francese, la sezione relativa alla prima e alla seconda internazionale, le carte di esponenti della socialdemocrazia tedesca e russa e la corrispondenza Gorkij-Bogdanov. I fondi sono dichiarati nella quasi totalità (ad esclusione di quelli recentemente acquisiti) di interesse culturale dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio. Di parecchi fondi archivistici esiste la descrizione informatizzata, pubblicata sulla basi dati on line di Archivi del Novecento (http://www.archividelnovecento.it) e sulla pagina http://www.archivibasso.it. La Fondazione non ha scopi di lucro; promuove ricerche, convegni, seminari e ogni altra iniziativa tendente all'approfondimento dei problemi concernenti lo sviluppo economico, sociale, politico e culturale della società contemporanea. Organi direttivi: Assemblea dei garanti; Consiglio di amministrazione; Comitato scientifico; Collegio dei revisori dei conti. Presidente: Elena Ornella Paciotti. L'attività della Fondazione è caratterizzata da una duplice vocazione: una vocazione transdisciplinare, che privilegia temi cruciali della società contemporanea suscettibili di essere attraversati a partire da ottiche e strumentazioni disciplinari diverse; una vocazione comparativistica, che privilegia altrettanto nettamente le interdipendenze dinamiche e strutturali non solo tra i diversi sistemi sociali e politici, ma anche tra i diversi "contesti culturali". La Fondazione s’impegna nel lavoro di valorizzazione del proprio patrimonio, anche attraverso la catalogazione in rete (Servizio bibliotecario nazionale, "Archivi del Novecento"). In questo contesto rientra anche il lavoro di digitalizzazione dell'intera opera di Lelio Basso, disponibile in un sito a lui dedicato (http://www.leliobasso.it).

 

Url

 

Data inizio

1973