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INSMLI. Guida agli archivi della rete degli Istituti per la storia della Resistenza e della Società contemporanea in Italia

 

Denominazione

INSMLI. Guida agli archivi della rete degli Istituti per la storia della Resistenza e della Società contemporanea in Italia

 

Acronimo

INSMLI

 

Descrizione

Tra i motivi che hanno portato nell’immediato dopoguerra alla costituzione degli Istituti storici della Resistenza (Isr), vi è la volontà di conservare e rendere fruibili i documenti inerenti antifascismo e Resistenza. Sin dal 1948 gli Isr furono autorizzati dal Ministero degli Interni a conservare la documentazione di Stato prodotta da Cln e brigate partigiane. Nei 65 anni successivi il numero degli enti associati alla rete Insmli è cresciuto sino ai 68 attuali e gli archivi degli Istituti hanno acquisito, oltre al nucleo originario del periodo resistenziale, documentazione prodotta da partiti politici, sindacati, industrie, per un arco cronologico che si estende a tutto il Novecento. La volontà di rendere fruibile la documentazione ha portato gli Isr a confrontarsi, sin dal loro inizio, con la compilazione di strumenti di corredo: i primi lavori di ordinamento e inventariazione risalgono a fine anni Quaranta. La pubblicazione di guide sommarie agli archivi degli Isr ha avuto inizio dal 1971, ospitate dalla della rivista dell’Istituto Il movimento di liberazione in Italia. Sulla base di questi lavori l’Istituto nazionale pubblica nel 1974 una prima Guida agli archivi della Resistenza: essa descrive il patrimonio documentario conservato in 15 istituti ed ha il pregio di costituire la prima opera di questo tipo riguardante la storia contemporanea italiana. Nel 1983 è pubblicata la seconda monumentale edizione della Guida: per dare idea dello sviluppo del patrimonio archivistico nei 9 anni che separano le due edizioni basti dire che il numero degli istituti censiti raddoppia da 15 a 30. In questi 9 anni si assiste a due fenomeni nuovi: da un lato l'apertura degli archivi Isr alla conservazione di fonti storiche non tradizionali (audiovisivi, fotografie, microfilm, ecc.); dall'altro l'acquisizione di carte inerenti prima guerra mondiale, regime fascista, ricostruzione, guerra fredda, contestazione operaia e studentesca. Dalla seconda metà degli anni Ottanta gli Isr avviano una riflessione circa il possibile impiego dell’informatica nella gestione degli archivi e nella compilazione di strumenti di consultazione. L’ipotesi di gestione informatica degli archivi Isr apre la discussione verso temi specifici quali la normalizzazione delle descrizioni, le modalità di compilazione delle schede per i vari livelli di documentazione, la definizione di criteri condivisi per la compilazione degli indici, una prima parziale riflessione sul rapporto tra archivi cartacei e altri archivi. Sulla base di queste riflessioni nei primi anni Novanta l’Istituto nazionale avvia l’utilizzo dell'applicativo Guida, elaborato in ambiente CDS/ISIS grazie alla collaborazione con l'Istituto di Linguistica Computazionale del Cnr e destinato all’aggiornamento della Guida agli archivi della Resistenza. L'applicativo contiene oggi sette tipi di record: ente conservatore, ente produttore, cinque livelli per il complesso archivistico (fondo, serie, sottoserie, fascicolo, documento). Dalla seconda metà degli anni Novanta la Guida informatizzata è disponibile in internet. La banca dati, aggiornata periodicamente, contiene gli inventari del materiale archivistico conservato negli istituti aderenti alla rete Insmli, con descrizioni a livello di fascicolo e possibilità di ricerche per istituto, nome del fondo, ente o organismo, antroponimo, pseudonimo, toponimo. Attualmente Guida comprende 50.689 schede inerenti la documentazione cartacea. A fine anni Novanta è approntato un ulteriore applicativo, sempre in ambiente CDS/ISIS, per la gestione informatizzata e la messa on-line della guida agli archivi fotografici: il data base Foto contiene attualmente 10.413 schede. Un rapido confronto tra la Guida del 1983 e l’attuale banca dati on-line fornisce informazioni circa l’incremento del patrimonio degli archivi Isr negli ultimi 30 anni: il numero di Isr dotati di archivi è raddoppiato passando da 30 a 61, il numero di fondi archivistici è quasi quadruplicato passando da 550 a 2125.

 

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Data inizio

1987