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Percorsi tematici

Questa sezione raccoglie una serie di itinerari realizzati dagli Archivi di Stato, dalle Soprintendenze Archivistiche e da Istituti esterni all'Amministrazione archivistica.

Ciascun percorso è corredato da una scheda descrittiva con un rimando al sito dell'Istituto che lo ha realizzato. Offre anche i collegamenti alle risorse archivistiche descritte nel SAN, ai documenti digitali e a una bibliografia. Questi ulteriori strumenti hanno lo scopo non solo di ampliare l'offerta di contenuti ma anche di facilitare l'esplorazione e la conoscenza del patrimonio archivistico.

L'utente viene guidato in itinerari di ricerca tra le fonti degli Istituti archivistici. I percorsi tematici, senza la pretesa di essere esaustivi, rispondono all'esigenza di suggerire una possibile via interpretativa che permetta di orientarsi allinterno di una determinata materia.

 
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Censo stabile. Mappe a scala ridotta pubblicate nel 1843 (1843). Archivio di Stato di Udine

 
 

Descrizione

 Percorso attraverso le 1724 mappe che costituiscono la Serie del Censo stabile. Mappe a scala ridotta pubblicate nel 1843, conservate all’interno del fondo Catasti dell’Archivio di Stato di Udine.Convenzionalmente sotto la voce Catasti vengono ricondotti diversi complessi documentari prodotti sin dall'epoca napoleonica da uffici che hanno compiti di accertamento delle imposte derivate da proprietà immobiliari e di redazione di atti collegati a questa funzione: Cancellerie del censo poi Commissariati distrettuali, Agenzie delle imposte dirette e Catasto, Uffici tecnici erariali.

In seguito al decreto 12 gennaio 1807 furono avviati in Friuli i primi lavori censuari. Nel 1813 la guerra con l'Austria ne costrinse la sospensione, ma vennero successivamente ripresi dal governo austriaco utilizzando dati e documenti acquisiti dall'amministrazione napoleonica. Con decreto 8 agosto 1817 il governo di Venezia ordinò la pubblicazione del materiale elaborato: entrava così in funzione il cosiddetto "censo provvisorio". Con sovrana patente 23 dicembre 1817 venivano fissate da Vienna le norme per la formazione del catasto "stabile". Tra il 1825 e il 1851 le operazioni per la provincia del Friuli furono condotte a termine. Attivato nel 1851 è rimasto in funzione anche dopo l'unione del Friuli all'Italia.
Con la riforma fiscale che introduce il catasto terreni e l'imposta prediale nel Regno Italico, viene istituita a Milano la Direzione generale del censo e delle imposte dirette, con un ufficio formato da tecnici governativi (ingegneri, geometri, periti) a cui è affidato il compito di redigere la cartografia e gli atti catastali per tutti i Dipartimenti ex veneti. Le operazioni di rilevamento iniziano in Friuli nel 1807. Gli stessi tecnici riproducono il disegno del territorio su copie in fogli rettangoli e a scala ridotta da inviare agli uffici periferici con i relativi registri descrittivi (Commissione dipartimentale del censo, Direzione dipartimentale del censo e Cancellerie del censo). Durante l'amministrazione austriaca il compito istituzionale è ereditato dal Collegio peritale dell'I.R. Giunta del censimento di Milano. A Venezia opera la Direzione del censo che sovrintende all'aggiornamento di tutti gli atti dei catasti vigenti, mentre nel territorio il servizio è affidato ai Commissariati distrettuali.
Nel 1843 la Giunta del censimento dispone la pubblicazione delle mappe a scala ridotta (1:8.000 o 1:4.000 per i terreni; 1:1.000 o 1:2000 per i caseggiati) dei comuni censuari del Friuli storico, corrispondente sostanzialmente alle attuali province di Udine e Pordenone, per la realizzazione del nuovo censo, che verrà poi attivato nel 1851. La serie comprende le mappe di 425 comuni censuari, di cui alcuni scompleti, mentre risultano mancanti 17 comuni: Avaglio (n. 2047), Bertiolo (n. 1814), Cavazzo (n. 2043), Cesis (n. 2009), Dignano (n. 1714), Fauglis (n. 1865), Fontanafredda (n. 1784), Granvilla (n. 2010), Orzano (n. 1895), Palmanova (n. 1856), Pinzano (n. 1738), San Lorenzo (n. 1826), Sappada (n. 2008), Tarcento (n. 2088), Turrida (n. 1827), Udine città (n. 1650), Vigonovo (n. 1785). Le mappe del territorio rimasto soggetto all'Austria fino al 1918 sono conservate presso l'Archivio di Stato di Gorizia.
A partire dal 1969 l'Ufficio tecnico erariale inizia a versare le serie dei catasti storici (catasto terreni) prodotti dagli uffici censuari preunitari. Il complesso documentario si suddivide in tre sezioni: 1) 7.798 mappe in fogli rettangoli per tutti i comuni censuari dell'attuale provincia di Udine, pubblicate nel 1831 (comunemente denominate "catasto napoleonico"); 2) 1.834 mappe a scala ridotta per i comuni censuari del Friuli, pubblicate nel 1843; 3) 6.958 mappe in fogli rettangoli pubblicate nel 1851 (comunemente denominate "catasto austro-italiano") con 4.592 registri di descrizione aggiornati sino all'introduzione del nuovo catasto (RD n.1572, 8.10.1931). Completano il fondo 20 corografie che illustrano i confini dei distretti amministrativi e dei comuni censuari del Friuli (1826). Versamento dell'ente (1969-1976).
Il percorso si articola attraverso l’elenco alfabetico dei comuni censuari dell'epoca con le località e le frazioni comprese nella mappa. I comuni censuari sono contrassegnati dalla numerazione progressiva assegnata all'epoca (nn. 1650 - 2091). Viene indicato per ogni comune censuario e relative località aggregate anche il riferimento all'attuale comune amministrativo nonché la provincia di appartenenza. Per le località appartenenti all'attuale provincia di Udine sono consultabili le immagini digitali dei fogli di mappa, per un totale di 1724 mappe.
 
Censo stabile. Mappe a scala ridotta pubblicate nel 1843. Inventario analitico: http://www.archivi-sias.it/consulta_dettagli_albero.asp?IST_ID_Elemento=910620000&DettagliRootNode=910628289