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Percorsi tematici

Questa sezione raccoglie una serie di itinerari realizzati dagli Archivi di Stato, dalle Soprintendenze Archivistiche e da Istituti esterni all'Amministrazione archivistica.

Ciascun percorso è corredato da una scheda descrittiva con un rimando al sito dell'Istituto che lo ha realizzato. Offre anche i collegamenti alle risorse archivistiche descritte nel SAN, ai documenti digitali e a una bibliografia. Questi ulteriori strumenti hanno lo scopo non solo di ampliare l'offerta di contenuti ma anche di facilitare l'esplorazione e la conoscenza del patrimonio archivistico.

L'utente viene guidato in itinerari di ricerca tra le fonti degli Istituti archivistici. I percorsi tematici, senza la pretesa di essere esaustivi, rispondono all'esigenza di suggerire una possibile via interpretativa che permetta di orientarsi allinterno di una determinata materia.

 
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Pergamene di Santa Eufemia di Tortona (sec. XIII -1519). Archivio di Stato di Alessandria

Pergamene. Alessandria

 
 

Descrizione

Percorso attraverso le 163 unità archivistiche che costituiscono il fondo delle Pergamene dell’antico Monastero femminile di Sant’Eufemia di Tortona (sec.XIII -1519) corredate dalle rispettive immagini e, conservate presso l’Archivio di Stato di Alessandria.

Istituito, come Sezione, con DM del 5 dicembre 1940,  divenne Archivio di Stato in seguito all’applicazione del DPR del 30 settembre 1963. L’Archivio di stato di Alessandria ha competenza sul Il territorio dell’attuale provincia è storicamente costituito dall’alessandrino propriamente detto e da parte del Monferrato, oltre a qualche zona un tempo appartenente alla repubblica di Genova. Parte della documentazione conservata nell’antico archivio notarile del Monferrato riguarda località oggi appartenenti alle province limitrofe di Asti, Cuneo, Savona, Vercelli e Torino. Archivi di magistrature locali antiche, di corporazioni religiose soppresse e del marchesato, poi ducato, di Monferrato sono conservate presso I’AS Torino; altra documentazione del marchesato si trova presso 1’AS Mantova. La documentazione prevalentemente di uffici giudiziari, relativa a località del Monferrato, è conservata presso 1’AS Asti.
Attualmente, la documentazione conta più di 12.000 metri lineari, con una consistenza totale di più di 89.900 buste, mazzi, filze, volumi e registri e più di 4.000 mappe, disegni e pergamene; tra queste l' Archivio di Stato di Alessandria conserva alcune preziose raccolte di pergamene antiche, molte delle quali  provengono dall'ambito territoriale tortonese.  Pur essendo pergamene di una certa importanza, non costituiscono tuttavia alcun fondo diplomatico, ma sono pervenute insieme ai versamenti degli antichi notai del Monferrato e di Alessandria e  ammontano complessivamente a più di duemila fogli. Assieme ad uno dei versamenti degli atti dei notai di Alessandria sono giunte, alcune centinaia di pergamene, la maggior parte delle quali sono di area tortonese e vogherese, all’interno di queste, il corpus del Fondo delle Pergamene dell’antico Monastero femminile di Sant’Eufemia di Tortona,  costituito da 163 pergamene, che documentano, soprattutto per il XIII e il XIV secolo, contratti stipulati dalle badesse per l’affitto di terreni e di case. 
Il monastero di Santa Eufemia risale al IV secolo da una delle famiglie nobili di Tortona che proteggevano  i cristiani locali e che venirono sterminate durante la feroce persecuzione dell'imperatore Diocleziano, che lascia la città senza un vescovo fino al 318.
Nel 303 Innocenzo, ventiduenne, venne imprigionato e i suoi beni di famiglia confiscati. Solo dopo il 313 si reca a Roma per riavere i beni paterni, ottiene l'appoggio del Papa Silvestro, che prima lo ordina diacono e poi lo invia a Tortona come vescovo dopo averlo consacrato il 24 settembre 325. Inizia così un ministero che porta alla riorganizzazione della comunità locale e si caratterizza per la lotta al paganesimo. I beni di famiglia vengono donati alla diocesi e ha inizio la costruzione di alcune chiese tra cui una basilica sul colle che sovrasta la città (distrutta poi da un incendio nel 1609). A sua sorella,  Innocenza, si deve la nascita di quello che poi diverrà il monastero di Sant'Eufemia. Innocenzo, ormai vescovo, per permettere alla sorella Innocenza di dedicarsi alla vita religiosa costruì per lei un palazzo sul colle Ronchetto dove ora sorge il convento dei Cappuccini. Ad Innocenza si unirono altre pie donne che formarono il nucleo originario del monastero benedettino di Santa Eufemia. Qui verrà sepolto il corpo di Innocenzo, morto il 17 aprile 353.
Purtroppo delle chiese e monasteri dell'epoca di Sant'Innocenzo non restano ormai altro che i nomi e il ricordo delle località in cui sorgevano. Nel 461 la città è testimone dell'uccisione, sulle rive dello Scrivia, dell'imperatore Maiorano; nella prima metà del 500 è costituita "granaio" della Liguria da parte di Teodorico, re degli Ostrogoti, che ne sfrutta in questo modo la posizione strategica e ne cura l'ulteriore fortificazione. Mentre le vicine Libarna, Iria, Forum Fulvii decadono irrimediabilmente, fino all'estinzione, Tertona, nonostante gli inevitabili passaggi di mano (dai Goti, ai Bizantini, ai Longobardi, ai Franchi), ed i danneggiamenti di Ungari e Saraceni, grazie al suo ben munito castrum (castello), varca la fatidica soglia dell'anno mille in condizioni di sostanziale tranquillità e floridezza, dopo aver vissuto da protagonista anche alcuni momenti della "grande" storia politica del tempo. Infatti, è nel monastero tortonese di S. Eufemia che nell'833 viene temporaneamente relegata l'imperatrice Giuditta, moglie di Ludovico il Pio, ed è a Tortona che nell'877 l'imperatore Carlo il Calvo si rifugia col Papa Giovanni VIII per sfuggire all'avversario Carlomanno ed è qui che fa incoronare imperatrice sua moglie Richilde.
Nei secoli XIII-XIV, quando raggiunse la sua massima potenza, il monastero possedeva terre a Castelnuovo, nell' Oltrescrivia di Tortona, a Viguzzolo, Tortona e nei dintorni di Voghera ed a quest'epoca risalgono molti documenti relativi all'affitto, da parte delle badesse, di terreni agricoli e di case. Nel 1573 le monache furono trasferite in una nuova sede e l'edificio venne demolito. Il monastero fu soppresso in età napoleonica, nel 1802.
Le pergamene del  soppresso Monastero, attualmente conservate  presso l’Archivio di Stato , sono consultabili sul Web, attraverso l'inventario redatto con il software del progetto SIAS. Si tratta di un inventario elettronico consultabile online attraverso il software del progetto SIAS e strutturato in ISAD(G), esso consiste in una revisione e in un'attenta verifica effettuata direttamente sulle singole pergamene, di ogni pergamena vengono indicati, oltre al regesto, la data topica e cronica, le dimensioni in millimetri e lo stato di conservazione. Ogni pergamena è accompagnata da due fotografie (fronte e retro) ad alta risoluzione.
 
L'Inventario elettronico delle Pergamene del Monestero di Sant'Eufemia (Archivio di Stato di Alessandria) è consultabile al seguente link (Sistema Informativo degli Archivi di Stato)
 
 Archivio di Stato di Alessandria,  in MIBAC, UCBA, Guida Generale degli Archivi di Stato Italiani, vol.I, Roma, 1986, pp.315-332  http://www.maas.ccr.it/PDF/Alessand.pdf
 
Vai al sito dell’Archivio di Stato di Alessandria  http://www.archivi.beniculturali.it/ASAL/fondi.htm
 
Consulta il sito del Comune di Tortona (Alessandria)  http://www.comune.tortona.al.it/Sezione.jsptitolo=Sezioni+speciali&idSezione=651

 

 
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