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Percorsi tematici

Questa sezione raccoglie una serie di itinerari realizzati dagli Archivi di Stato, dalle Soprintendenze Archivistiche e da Istituti esterni all'Amministrazione archivistica.

Ciascun percorso è corredato da una scheda descrittiva con un rimando al sito dell'Istituto che lo ha realizzato. Offre anche i collegamenti alle risorse archivistiche descritte nel SAN, ai documenti digitali e a una bibliografia. Questi ulteriori strumenti hanno lo scopo non solo di ampliare l'offerta di contenuti ma anche di facilitare l'esplorazione e la conoscenza del patrimonio archivistico.

L'utente viene guidato in itinerari di ricerca tra le fonti degli Istituti archivistici. I percorsi tematici, senza la pretesa di essere esaustivi, rispondono all'esigenza di suggerire una possibile via interpretativa che permetta di orientarsi allinterno di una determinata materia.

 
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Diplomatico. Archivio di Stato di Palermo

Tabulario S. Maria delle Giumarre

 
 

Descrizione

Nell'ambito del progetto Sistema informativo degli Archivi di Stato (SIAS) l’Archivio di Stato di Palermo ha avviato, sin dalla fine del 2004, e realizzato progetti di digitalizzazione e inventariazione elettronica delle pergamene (Tabulari) conservate nel fondo Diplomatico, utilizzando l'applicativo per la descrizione analitica di documentazione speciale, quali le pergamene e i sigilli, ideato e sviluppato dall’Istituto centrale per gli archivi a partire dal 2002.

L’Archivio di Stato di Palermo, così come avviene per gli Archivi di Stato di città che furono capitali di Stati preunitari, conserva la documentazione superstite degli uffici centrali degli stessi Stati preunitari. L'Archivio di Stato di Palermo conserva pertanto le carte del regno di Sicilia - sotto le dominazioni dei Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi - e, poi, dal 1412 del Viceregno e infine, dal 1816, della Luogotenenza del regno di Napoli. La struttura amministrativa del regno di Sicilia, creata dai Normanni, rimase pressocchè immutata nel corso dei secoli tanto che le serie documentarie conservate nell’Archivio di Palermo non hanno soluzione di continuità e nei vari passaggi di regime si mantennero immutate.
Dopo l’istituzione dell’Archivio diplomatico di Firenze, voluto dal granduca Leopoldo II nel 1778, e a seguito dell’analoga concentrazione di documenti membranacei nella Milano napoleonica (a partire dal 1803), la costituzione di raccolte di materiale documentario di pregio, con prevalenti finalità di studio e di ricerca, divenne pratica diffusa nei maggiori archivi italiani soprattutto dopo la soppressione delle corporazioni religiose. A questo modello si collega la formazione del primo nucleo del Diplomatico dell’Archivio di Stato di Palermo, costituito inizialmente da pergamene di pertinenza degli archivi delle corporazioni religiose soppresse, incamerati dallo Stato, di cui fanno parte le 6160 pergamene che lo compongono,  e successivamente accresciuto da ulteriori nuclei documentari depositati o donati da vari soggetti nonché acquistati sul mercato antiquario. 
Il fondo del Diplomatico, conosciuto con il nome di Tabularie costituito quasi esclusivamente da pergamene, per la maggior parte atti di fondazione e titoli di proprietà riferibili a chiese e monasteri delle diocesi di Palermo, Messina e Agrigento, nel quale si trova, inoltre, il documento più antico in carta che si conservi in Europa: un atto emanato dalla cancelleria normanna nel 1109, scritto in greco ed in arabo che riporta ancora le tracce del sigillo aderente in cera rossa. 
Il nucleo originario del Diplomatico era costituito dai Tabularii  dell’Ospedale civico palermitano, della Mensa vescovile di Cefalù, della Magione di Palermo, del monastero di Santa Maria del Bosco di Calatamuro  e del cenobio di san Martino delle Scale. Fatta eccezione per pochi pezzi provenienti da famiglie private e da altri enti, le pergamene provengono in massima parte dagli archivi delle corporazioni religiose soppresse, soprattutto dai monasteri della diocesi di Messina, queste ultime sono state depositate dalla soprintendenza agli archivi siciliani nel 1877, (monastero di S. Maria del Bosco di Calatamauro, Mensa vescovile di Cefalù, monastero di S. Maria di Gangi, monastero di S. Maria delle Giummarre, monastero di S. Maria la Grotta, monastero di S. Margherita di Polizzi, monastero di S. Maria di Malfinò poi S. Barbara, monastero di S. Maria Maddalena di Valle Giosafat e di S. Placido di Calonerò, monastero di S. Maria Nuova detto la Martorana, commenda della Magione, S. Martino delle Scale ), dell’archivio aggregato Tabulario dell’Ospedale grande di Palermo (comprendente il Tabulario dei monasteri di S. Filippo di Fragalà e S. Maria di Maniaci, le Pergamene D’Afflitto già Tabulario del monastero di S. Bartolomeo e il Tabulario dell’Ospedale grande di Palermo), delle collezioni Pergamene Valenza e Raccolta delle pergamene dell’Università degli Studi di Palermo, di tre complessi estratti da archivi privati di famiglia conservati nell’istituto palermitano (Pergamene Trabia, Pergamene Firmaturi, Pergamene Trigona), di altri tre complessi documentari – forse residuali – relativi alle famiglie Landolina, Montalto e Denti di Piraino, di un fondo che aggrega documenti inerenti ad una istituzione municipale siciliana, il Diplomatico dell’Università di Corleone e, infine, della miscellaneaPergamene di diversa provenienza. Questa articolazione del macro-fondo Diplomatico e la conseguente ridenominazione di taluni complessi è parsa, nel corso del recente lavoro di inventariazione elettronica, la più adatta a rappresentare la provenienza, la qualità e la natura del materiale archivistico. 
Nell’ambito del Sistema informativo degli Archivi di Stato (SIAS) l’Archivio di Stato di Palermo ha avviato sin dalla fine del 2004 i progetti di digitalizzazione e inventariazione elettronica del Diplomatico e ha promosso, tramite l’Istituto centrale per gli archivi, lo sviluppo di un applicativo per la descrizione analitica di materiali speciali quali le pergamene e i sigilli. 
I Tabulari che compongono il Diplomatico sono stati infatti integralmente digitalizzati e sono stati applicati alle immagini, collegate alle schede descrittive, i relativi metadati amministrativi e gestionali.
Entrando nel dettaglio della “scheda pergamene”, l’inventario elettronico del Diplomatico dell’Archivio di Stato di Palermo fornisce le seguenti informazioni: identificativo (coincide con l’acronimo della segnatura archivistica), datazione, regesto, tradizione, supporto, dimensioni, stato di conservazione, lingua e scrittura, miniature, sigilli attuali, sigilli originali, annuncio del sigillo, data di redazione e nome del redattore della scheda. Nei casi più significativi la scheda è stata arricchita da indicazioni relative alle note sul supporto, ai segni di convalida, alle antiche segnature e alle notazioni di cancelleria. In bibliografia si dà notizia dello strumento archivistico da cui è tratto il regesto e delle eventuali edizioni.. Le riproduzioni digitali sono direttamente collegate alle schede descrittive del materiale documentario: la loro visualizzazione avviene dunque contemporaneamente al recupero delle informazioni archivistiche nell’inventario elettronico. Pertanto il fac-simile digitale del documento non si presenta mai in modo isolato e autoreferenziale, ma è sempre accompagnato dalla descrizione del suo contenuto e dall’indicazione del complesso documentario a cui appartiene.
 
Sull’Archivio di Stato di Palermo e sul suo patrimonio documentario, e in particolare sull’archivio diplomatico consulta:
 
Per una storia del "Grande Archivio" di Palermo, in "Quaderni – Studi e Strumenti", n. VII (2009), Archivio di Stato di Palermo – Scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica, 252 pp.
 
ARCHIVIO DI STATO DI PALERMO, Il Tabulario della Magione di Palermo (1116-1643), a cura di ELISABETTA LO CASCIO, Roma 2011, pp. XIV, 556, illustrazioni.

L'Inventario elettronico delle Pergamene del Diplomatico dell'Archivio di Stato di Palermo è consultabile al seguente link (Sistema Informativo degli Archivi di Stato) www.archivi-sias.it/consulta_dettagli_albero.asp
 
Vai al sito dell'Archivio di Stato di Palermo www.archiviodistatodipalermo.it