Forma autorizzata del nome
D'Arco - Chieppio - Ardizzoni, conti, sec. XIII - 1973
D'Arco - Chieppio - Ardizzoni
Deriva dall'unione delle famiglie d'Arco-Chieppio e Ardizzoni in seguito al matrimonio tra Francesco Eugenio d'Arco-Chieppio e Teresa Ardizzoni di Pomà. Francesco Eugenio accolse Wolfgang Amadeus Mozart e il padre Leopold in occasione della loro visita a Mantova nel 1769, allorchè fu inaugurato il teatro Bibiena. Al figlio di Francesco Eugenio, Giambattista Gherardo si deve la ricostruzione del palazzo di famiglia nella nuova veste neoclassica studiata da Antonio Colonna. Il figlio di Gherardo, Francesco Alberto, fu politico ed economista, nonché podestà di Mantova. Tra i suoi figli, i più noti sono Luigi (1795-1872), naturalista; Carlo (1799-1872), storico, artista, collezionista di opere d'arte e documenti, cui si deve l'istitizione del museo civico. L'ultimo discendente maschio della famiglia Francesco Antonio (1848-1917), fu proprietario terriero, appassionato di ippica, economista e politico, sottosegretario agli esteri con Rudinì. Francesco Antonio sposò Maria Cantoni da cui nacque Giovanna d'Arco, sposata Guidi di Bagno, ultima proprietaria dell'archivio.
SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.