Forma autorizzata del nome
Comune di Nova Siri, Nova Siri (Matera), sec. XIII -
Bollita
Comune di Nova Siri
ente pubblico territoriale
"Castum boletum", "Boleto", "Veleta", "Bollita", sono stati i vari toponimi con i quali, attraverso i secoli, è stata identificata l'attuale Nova Siri. Documenti antichi e testi storici hanno ampiamente scritto della opulenta Siritide, una colonia fondata dai profughi di Troia intorno all'ottavo secolo a.c. e quindi conquistata dai greci della Colofonia nella seconda metà del V secolo a.c. La Siritide, che prendeva il nome dal fiume Siri (attuale Sinni), era una regione che si estendeva dal fiume Ferro che scorre nelle vicinanze di Roseto Capo Spulico fino alla riva sinistra del fiume Basento. La capitale era Siris ubicata sulla foce del Siri. Le colonie limitrofe di Sibari e Metaponto, alleatesi con Crotone, invasero la Siritide e distrussero la capitale Siris. Gli scampati cercarono riparo sulle alture vicine ed un gruppo di costoro si fermò su di un colle ove sorgeva una necropoli sirima. I conquistatori romani denominarono il colle "Castrum boletum" cioè "accampamento fortificato" e lo usarono come fortilizio. La caduta dell'Impero romano d'Occidente determinò una decadenza aggravatasi dalle contese tra bizantini e longobardi prima, dalle incursioni saracene poi, fino all'arrivo dei normanni e degli svevi la cui dinastia nel 1268 fu soppiantata da quella angioina. Nei registri della Cancelleria angioina "Bullite" volgarizzazione di Boletum, risulta feudo di tal Giovanni di Monforte, nel 1269 di Dryvone di Belvedere, successivamente di Filippo di Sangineto e più tardi...
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