Forma autorizzata del nome
Caruso, Giuseppe
Giuseppe Caruso, contadino, fu coinvolto nei fatti di brigantaggio svoltisi nel suo paese nell'ottobre 1860; si rese latitante e, nell'aprile 1861, comandò un reparto di suoi concittadini che raggiunse il capo-banda Carmine Crocco a Ripacandida. Costituì una propria banda che operò sempre alle dipendenze di Crocco. Nel novembre del 1861 seguì, con altre bande operanti in Basilicata, Borjés e, successivamente, si ritirò nel melfese. Costituitosi il 16 settembre 1863, fece importanti rivelazioni e, condannato a 7 anni di lavori forzati, chiese ed ottenne di collaborare con le forze stanziate in Basilicata nella repressione del brigantaggio. Accolta la sua richiesta, venne graziato e partecipò attivamente alla lotta contro il brigantaggio. In cambio dei servizi resi, ottenne pensione e fu nominato "brigadiere delle guardie forestali" ed assegnato alla foresta demaniale di Monticchio.
Bibliografia: P. Varuolo, Il volto del brigante. Avvenimenti briganteschi in Basilicata 1860-1877, Congedo Editore; T. Pedio, Dizionario dei patrioti lucani. artefici e oppositori, Vecchi & C. editore.
SIAS. Sistema Informativo degli Archivi di Stato.