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09 febbraio 2015

Il "documento del giorno"

9 febbraio 1849: viene proclamata la Repubblica romana

Il 9 febbraio 1849 all’alba l’Assemblea Costituente, riunita nella Sala del Campidoglio, proclamò decaduto di fatto e di diritto il potere temporale e proclamò la Repubblica Romana con a capo un comitato esecutivo di tre membri, composto da Mazzini, Saffi e Armellini.
La piccola repubblica ebbe vita breve (5 mesi, dal 9 febbraio al 4 luglio) a causa dell'intervento militare della Francia di Luigi Napoleone Bonaparte, il futuro Napoleone III, che per convenienza politica ristabilì l'ordinamento pontificio, in deroga ad un articolo della costituzione francese. Tuttavia quella della Repubblica romana fu un'esperienza significativa nella storia dell'unificazione italiana (che rappresentava l'obiettivo della Repubblica), vide l'incontro e il confronto di molte figure di primo piano del Risorgimento accorse da tutta la Penisola, fra cui Giuseppe Garibaldi e Goffredo Mameli. In quei pochi mesi Roma passò dalla condizione di stato tra i più arretrati d'Europa a banco di prova di nuove idee democratiche, ispirate principalmente al mazzinianesimo, fondando la sua vita politica e civile su principi (quali, in primis, il suffragio universale maschile; il suffragio femminile in realtà non era vietato dalla Costituzione, ma le donne ne restarono escluse per consuetudine; l'abolizione della pena di morte e la libertà di culto), che sarebbero diventate realtà in Europa solo un secolo dopo.

 

                  


                          

                                                                                                              

Fonte

istituto centrale per gli archivi - icar

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