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Chiesa di Santa Maria Maddalena, Preore, 1481-1987 gennaio 24 - Ente

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

Chiesa di Santa Maria Maddalena, Preore, 1481-1987 gennaio 24  Linked Open Data: san.cat.sogP.99207

 

Altre denominazioni

Chiesa di Santa Maria Maddalena

 

Tipo ente

ente della chiesa cattolica

 

Descrizione

La chiesa parrocchiale di Preore si erge a settentrione dell'abitato, elevata su una scalinata e orientata a nord. La presenza di una cappella intitolata a Santa Maria Maddalena a Preore è attestata dal Quattrocento: nel 1481 (1) papa Sisto IV concesse ai vicini della villa di "Mondrone" (2), i quali disponevano da tempo di un lascito di 10 ducati, di avere un sacerdote da essi stessi nominato, per la celebrazione della messa nella cappella di Santa Maria Maddalena. Nel 1537, all'epoca della prima visita pastorale, la cappella di Santa Maria Maddalena figura, insieme a quelle di Bondo, di Breguzzo, di Bolbeno, di Giugià e Zuclo, di Favrio, Bolzana e Vigo, di Iron, come dipendente dalla pieve di Tione (3). Dagli atti della seconda visita pastorale del 1579 (4), si ricava che la chiesa aveva 4 altari consacrati: l'altare maggiore dedicato a Santa Maria Maddalena (con pala di rilievo), un altare dedicato ai santi Antonio e Lorenzo, un altare intitolato a San Rocco e l'altare a sinistra dedicato alla Beata Vergine, presso il quale era stata eretta (1562) la confraternita del Santissimo Rosario. I visitatori rilevarono però che la cappella avesse bisogno di essere riparata, raccomandarono di dotare di vetri le finestre e di costruire una nuova sacrestia più comoda e meno umida. Nel 1579 al beneficiato Antonio Manfredini spettavano 7 staia e mezzo all'anno di cereali, per metà in miglio e segale, e circa 3 ragnesi in denaro. Nell'inventario dei beni mobili della chiesa di Santa Maria Maddalena risalente al 1606 si ricava che essa disponeva già a quel tempo di un ricco corredo di arredi e di paramenti sacri, tra cui un tabernacolo, una croce d'argento, tre calici, vari candelieri, quattro messali, un numero consistente di pianete, cotte e stole, alcune croci dorate e di legno, drappi, tre armadi, una lanterna, un gonfalone, alcune cassette per riporre le cere o altro, alcuni cuscini, due lampade, un banco, quattro sgabelli, ecc.. Nel successivo inventario del 1671, oltre ai beni mobili, viene registrato il patrimonio anche in beni stabili, consistenti in 18 terreni, sia arativi che prativi, in censi e capitali (5). Nel 1708 la chiesa beneficiata di Preore possedeva 5 altari: oltre a quello maggiore, a quello del Santissimo Rosario e a quello dedicato a San Rocco, compaiono gli altari intitolati rispettivamente a Sant'Antonio Abate e a Sant'Antonio da Padova (6). Il 18 luglio 1741 alla cappella di Santa Maria Maddalena venne concesso il fonte battesimale (7) e la stessa venne eretta a curazia (8). Nel settembre 1772 la chiesa (e buona parte dell'abitato di Preore) venne irreparabilmente danneggiata da una piena del fiume Sarca. La nuova chiesa venne edificata in altro luogo, a settentrione del paese, dall'architetto Pietro Bianchi, e i lavori di costruzione durarono dal 1783 (9) al 1800 (10); nel 1790 il coro era già stato terminato ed erano già stati realizzati la metà dei muri della chiesa e del campanile, quest'ultimo portato a termine nel 1797. I lavori furono interrotti per qualche tempo a causa della mancanza di mezzi economici da parte della comunità (11). Nel 1806 la chiesa fu affrescata dal pittore veronese P. Maratoli e fu consacrata il 23 agosto 1837 dal vescovo Nepomuceno de Tschiderer (12). Nel corso del Novecento furono realizzati altri interventi alla chiesa, fra cui si segnala la nuova pavimentazione (1905, 1970), alcuni restauri all'interno (1912, 1948) e all'esterno della chiesa (1975) (13). Essa presenta la facciata a due spioventi, a sinistra della quale si eleva il campanile, che reca una meridiana e l'orologio risalente al 1852. L'interno è a navata unica con quattro cappelline laterali. La volta è riccamente affrescata con motivi in stile rococò, di mano del pittore Maratoli, che furono restaurati nel 1948. L' altare maggiore di marmo, proveniente dalla soppressa chiesa della Visitazione a Rovereto, fu acquistato dal Comune di Preore nel 1814 al prezzo di 100 talleri (14). Da rilevare la presenza dell'antico fonte battesimale risalente al 1742. I due altari laterali realizzati nel 1823 sono dedicati rispettivamente quello di sinistra a Santa Maria Maddalena e quello di destra alla Madonna del Rosario. Patrono della chiesa fu sempre il Comune, a cui spettarono le spese per la sua manutenzione, fino all'erezione a parrocchia il 17 luglio 1943 (15). Come per tutte le chiese della diocesi di Trento, anche per la chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena, la situazione giuridica venne modificata a seguito della Legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi" e del relativo decreto di attuazione D.P.R. 13 febbraio 1987, n. 33, "Approvazione del regolamento di esecuzione della legge 20 maggio 1985, n. 222, recante disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi"...

 

Sistema aderente

Sistema informativo degli archivi storici del Trentino-AST

 

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